«Giù le mani dal Villa Scassi!»: è lo slogan, ma soprattutto lappello, forte e chiaro, lanciato e ribadito in questi giorni dai Comitati per la difesa dellospedale di Sampierdarena, tuttora, nonostante le ripetute smentite formali, sotto minaccia di chiusura.
«Il previsto ridimensionamento di una struttura ospedaliera come questa, che funziona, è assolutamente ingiustificato, anche per i recenti, ingenti investimenti per adeguarlo ai migliori standard qualitativi» spiega Fabio Costa, instancabile coordinatore delle iniziative in difesa del nosocomio e della vivibilità nella delegazione sampierdarenese.
Proprio per questo, Costa, che ha già sensibilizzato più volte gli amministratori pubblici, in particolare lassessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo, «senza ottenere - ribadisce - nessuna garanzia di salvaguardia dellintegrità dellospedale», promuove una manifestazione allinsegna dellobiettivo: «Lospedale non si tocca, fa parte della nostra famiglia».
Segue linvito, indicato anche nel volantino in distribuzione in questi giorni: «Cittadini, non permettiamo di farci scippare il nostro ospedale». Liniziativa, in programma sabato alle 9 e 30, prevede un corteo che si formerà in piazza Montano per proseguire in via Cantore e via Buranello.
Al termine della manifestazione una delegazione si recherà in Regione «dove - aggiunge ancora Costa, che ha ottenuto ladesione unanime dei gruppi in Municipio a una serie di richieste in tema di sicurezza - chiederemo di essere ricevuti dalle autorità responsabili.
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