Agguati notturni ai malcapitati automobilisti fermi al semaforo, rapinati spesso dopo aver subito un pesante pestaggio. E dopo almeno sette colpi in pochi giorni, i carabinieri sono riusciti a bloccare due rapinatori: un quindicenne, finito in galera, e un tredicenne, riaffidato ai genitori.
I ragazzini, almeno sei o sette, avevano iniziato a colpire ai primi di aprile nelle strade tra lo Iulm e viale Cassala. Una serie di aggressioni che avevano allarmato i carabinieri della stazione Barona e della compagnia di Porta Magenta che avevano approntato un servizio di appostamenti. Laltra notte verso le 4 alla centrale operativa arriva una richiesta daiuto per una rapina in piazza Negrelli. Tre banditelli avevano bloccato un signore di 71 anni rapinato della Honda Civic dopo averlo malmenato a calci, pugni e colpi di bastone. E mentre luomo chiedeva aiuto, sarà poi medicato al San Paolo, i teppisti saliti sulla vettura hanno preso via Ludovico il Moro, dove sono stati intercettati dai militari.
Alla vista degli equipaggi i tre hanno tentato la fuga a piedi, ma due sono rimasti nelle mani dei militari: un tredicenne, riaffidato ai genitori perché «non punibile», e un quindicenne, finito al carcere minorile Beccaria. I due sono di origine egiziana anche se ormai cittadini italiani: «Famiglie normali» dicono ora i carabinieri. Ma lasciare un tredicenne fuori fino alle 4 non è poi così normale.
I due hanno fatto ritrovare agli investigatori una fuori strada Cherokee, parcheggiato in via Crivelli, e una Ford Fiesta, lasciata in via De Nicola, rapinate rispettivamente il 17 e il 20 aprile. Del gruppo, oltre ai tre dellaltra notte, dovrebbero far parte altre tre o quattro ragazzini, sempre abitanti in quella zona, sempre minorenni, alcuni egiziani altri italiani.
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