Piccoli immigrati crescono: da soli

Romeni il 57 per cento del totale, poi i Moldavi che sono il 10 per cento

Cresce il numero degli ingressi nei centri di pronta accoglienza (Cpa), sale quello degli ospiti nelle comunità residenziali, lievita quello complessivo degli assistiti in tutte le strutture del territorio. Tra il 2004 e il 2005 il fenomeno dell’ingresso a Roma e nel Lazio di minori stranieri non accompagnati ha subito una crescita consistente. Come consistente è l’aumento dei minori di nazionalità romena, la comunità straniera di gran lunga più numerosa nella capitale.
I dati del ministero del Lavoro e del Comune di Roma sono stati diffusi ieri all’Itis Galilei nel corso della presentazione del progetto «Palms» di inclusione sociale, educativa e lavorativa rivolto all’esercito degli immigrati minorenni che sono privi di genitori e parenti.
Se nel 2004, nei tre centri di pronta accoglienza del territorio laziale, i minori accolti erano stati 1075, nel 2005 il loro numero è salito fino a 1467, con un incremento di quasi il 37 per cento. Sale anche il totale degli ingressi registrati nei Cpa: 1382 nel 2004, 1929 l’anno successivo. Variazione verso l’alto anche per le cifre relative ai minori ospitati nelle comunità residenziali del Lazio: erano 420 nel 2004, nel 2005 sono diventati 437 (346 nelle strutture della capitale, 91 in quelle fuori dalla capitale).
Nel complesso nel 2005 sono stati 1498 (838 di sesso maschile, 660 di sesso femminile) i minori stranieri non accompagnati assistiti contro i 1185 (713 ragazzi, 472 ragazze) dell’anno precedente (+26,41 per cento). Numeri che parlano di un aumento di quasi il 40 per cento dei minori di sesso femminile.
Le cifre relative alla permanenza nel territorio dei minori, invece, dicono che cresce il numero di quelli che restano da uno a cinque giorni (+32,90 per cento) o da un mese a un anno (+27,06 per cento).
Il rapporto fornisce anche una mappa dettagliata della provenienza dei minori non accompagnati. Le nazionalità rilevate sono state ben 54, sintomo che la capitale e il Lazio sono diventati un’allettante meta. Quella più rappresentata è costituita dai romeni (il 57,34 per cento del totale; di seguito si trovano i moldavi (10 per cento). I minori provenienti dall’Afghanistan sono il 5 per cento, quelli dal Marocco il 4 per cento. Tra il 2004 e il 2005 emerge, inoltre, che è in netta diminuzione (-31,82 per cento) il numero dei minori provenienti dall’Albania, mentre è aumentato esponenzialmente (+174 per cento) il numero di chi arriva dall’Afghanistan.


Chiudiamo con il dato sull’età media: la stragrande maggioranza degli stranieri non accompagnati che arrivano nel Lazio sono nati tra il 1987 e il 1990 (78,3 per cento). Circa il 17 per cento è costituito, infine, da ragazzi nati dal 1991 in poi.

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