PICCOLO Doppio anniversario Festa in scena con Goldoni

Si celebrano i sessant’anni del teatro di via Rovello e i 300 dalla nascita del drammaturgo: dal 16 gennaio la commedia il «Ventaglio» diretta da Luca Ronconi

Sessant’anni anni dalla nascita del Piccolo Teatro a Milano, trecento dalla nascita di Carlo Goldoni: un gennaio rovente quello del 2007 in via Rovello, dove la concentrazione è alta per celebrare al meglio due cerimonie importanti. In particolare ormai cresce ogni giorno di più l’attesa per il 16 gennaio, giorno del debutto del Ventaglio, il primo e più importante evento di questo doppio anniversario (fino al 18 febbraio, info. www.piccoloteatro.org, 848800304): la commedia, in 3 atti, è stata scritta da Goldoni nel 1765 durante il soggiorno parigino, e a sua volta è ricavata da una precedente versione in lingua francese (L’èventail). Tutta la vicenda prende le mosse dalla decisione del giovane Evaristo di recare in dono all’amata Candida un ventaglio: non l’avesse mai fatto. La fanciulla, per sbaglio, parlando con il suo innamorato dal balcone, lo fa cadere per terra: rotto. Evaristo rimane della scelta di donare a Candida proprio quell’oggetto, e così la storia ruoterà intorno alla ricerca del nuovo ventaglio da offrire in omaggio, più mille altre vicende amorose e peripezie si aggiungeranno, coinvolgendo tanti altri personaggi. «Ho scelto di preparare la regia di questo testo - dichiara il regista Luca Ronconi - perché propone una lettura inedita di Goldoni: nel Ventaglio - continua - non c’è la volontà descrittiva della società borghese con cui abitualmente si identifica l’autore». Nella stesura di quest’opera, infatti, tante sarebbero le «anomalie» (così le definisce Ronconi) rispetto al solito: è una commedia che ha come protagonista, o almeno motore della vicenda, un oggetto e non un personaggio (che solitamente dà il titolo all’opera, La Locandiera ad esempio). È poi è la commedia che «rappresenta l’esito più alto della sapienza compositiva di Goldoni» continua il regista, perché parte da un canovaccio trovato a Parigi e lì rappresentato una prima volta senza alcun successo. Da cui l’esigenza di una riscrittura, che è quella che noi abbiamo oggi. Infine, essendo stata creata in Francia, è la commedia dell’«esilio» e della vecchiaia: questo dà un senso di maggiore complessità, profondità all’opera. Commedia della «vecchiaia» forse, ma molti degli attori sono giovani. Insieme a un esperto, Raffaele Esposito, nel ruolo di Evaristo e Giulia Lazzaroni, come signora Gertruda, c’è Pia Panciotti ad interpretare la signora Candida, che è uscita dalla scuola del Piccolo nel 1992. Tanti altri i giovani, come Federica Castellini (1983, diplomata nel 2005) nel ruolo di Giannina o Giovanni Vaccaio (1981) come Moracchio.

Goldoni torna allo Strehler per la quinta volta con la regia di Ronconi (dopo La buona moglie, La putta onorata, La serva amorosa e I due gemelli veneziani) e sulla base di una lunga tradizione passata (basti pensare a Strehler, Visconti, Castri, De Bosio), e nel 2007 andrà in tournée anche all’estero (Parigi, Barcellona, Madrid e San Pietroburgo): un ritorno all'altezza del doppio anniversario che si celebra.
Piccolo Teatro
Ventaglio
dal 16 gennaio al 18 febbraio

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