«Pico e Poliziano furono uccisi da Ficino»

Pico della Mirandola e Angelo Poliziano potrebbero essere stati uccisi da Marsilio Ficino. L’ipotesi è formulata di Silvano Vincenti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali ambientali, in attesa dei risultati finali delle analisi sui resti ossei dei due, morti a Firenze nel 1494, che si stanno effettuando presso il Dipartimento di antropologia dell’Università di Bologna. Secondo le supposizioni di Vincenti, come spiega una nota, sarebbero almeno cinque i possibili moventi: la lettera scritta da Pico della Mirandola a Ficino nel febbraio 1494 (conservata nella biblioteca Laurentiana a Firenze) in cui Ficino viene accusato di stregoneria; l’ultima opera di Pico della Mirandola, pubblicata postuma, che contiene un attacco all’astrologia divinatoria praticata da un gruppo di «astrologi» tra cui Ficino; la perdita di potere alla Corte dei Medici di Marsilio per l’interesse della corte stessa nei confronti di Pico della Mirandola; gli attacchi da parte di quest’ultimo alla filosofia di Ficino con le critiche di Poliziano al suo stile espositivo.

Per ultimo, «ma non da sottovalutare», si legge nella nota, la differenza fisica tra Pico e Marsilio. «Il primo era ricco, giovane, bello e temerario con grande carisma, il secondo era brutto, già avanti negli anni ed abituato a tramare nell’ombra della Corte medicea».

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