Roma - La trasferta di domenica a Milano rimane a rischio, il derby con la Lazio del 31 forse un po’ meno, ma quello che importa alla Roma è che il piede destro di Francesco Totti non ha lesioni. L’ecografia alla quale è stato sottoposto ieri a Trigoria il capitano giallorosso, infortunatosi nel primo tempo della sfida con lo Sporting, ha dato esito negativo. Nulla di rotto nè la temuta lesione ai legamenti, solo una forte contusione con ematoma e soprattutto un gran dolore che fa zoppicare vistosamente il giocatore.
Tutta colpa di quel calcio ricevuto da Liedson mentre il numero dieci giallorosso stava per calciare (con uno schema un po’ «farraginoso» per la verità) una punizione dal limite dell’area. Un intervento ai limiti della regolarità, l’attaccante dei portoghesi non era alla distanza di nove metri, prevista già prima dell’esecuzione del calcio piazzato che l’arbitro Hauge avrebbe dovuto far ripetere. Un «frontale» che ha in pratica tolto Totti dal match europeo già prima del 33’, momento nel quale ha abbandonato il campo per essere sostituito da Vucinic, diventato poi l’eroe della difficile serata.
E in attesa del recupero di Totti, sono arrivati segnali confortanti da Vucinic. Rimasto troppo nell’ombra e non solo del capitano, mentre ha realizzato i due gol europei della neonata nazionale del Montenegro di cui è il capitano. Eppure quest’estate aveva lavorato sodo, pochi giorni di vacanza al mare e poi tanti allenamenti con un preparatore personale per presentarsi al meglio all’inizio della stagione. Ma Spalletti lo ha impiegato più che altro come esterno alle spalle di Totti e i risultati non sono stati esaltanti. In campionato soltanto 339 i minuti giocati, con tre sostituzioni e due ingressi dalla panchina. Dove è rimasto spesso, con la faccia triste da far tenerezza.
Quando ha giocato da punta, ha fatto bene in più di un’occasione: basti pensare al gol decisivo segnato al Siena nella stagione scorsa o alla rete del 2-1 al Manchester nei quarti della precedente edizione di Champions. E ora il sigillo con lo Sporting, pesantissimo per la classifica del girone. «Bruno Conti me lo aveva detto prima della partita: contro i portoghesi segnerai tu. E così è stato». In una Roma ancora convalescente servirà anche il suo apporto. La vittoria con lo Sporting non ha certo bloccato la crisi e i giallorossi non vogliono abbassare la guardia in vista del Milan. Contro il quale potrebbe mancare ancora Perrotta, che ieri in allenamento ha svolto fisioterapia, mentre Taddei ed Esposito proseguono il lavoro differenziato anche se ieri hanno ripreso confidenza con il pallone.
La truppa era comunque di buon umore, come dimostra il duetto scherzoso tra il tecnico Spalletti e Doni, schierato in partitella come prima punta: «Non illuderti, non ti metterò mai come attaccante», la simpatica battuta dall’allenatore toscano al portiere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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