Piemonte Cota rinuncia all’auto blu: «La metto in vendita»

Appena eletto, per dare un segno immediato del nuovo corso leghista in Piemonte, il presidente Roberto Cota ha preso carta e penna per scrivere agli uffici regionali. Oggetto del messaggio? La rinuncia all’auto blu destinata al governatore, una Lancia Thesis superaccessoriata e comprensiva di due autisti, ovviamente stipendiati dall’ente pubblico. Quando Cota l’ha vista lì, tutta luccicante, non è proprio riuscito ad immaginarsi a bordo di quel macchinone da casta sprecona. «Adesso la metteremo in vendita, è inutile che rimanga lì in garage senza essere usata». Ma allora, come girerà il Piemonte il neopresidente della Regione e numero uno dei deputati della Lega nord? «Io una macchina ce l’ho, girerò con quella. È un’auto di proprietà del partito, guidata da un autista che è un militante della Lega». Alla fine un risparmio non solo simbolico per la Regione, perché l’auto blu del presidente (finora ad appannaggio di Mercedes Bresso, l’ex governatrice del Pd), con i due autisti in servizio, ha un costo annuo di parecchie decine di migliaia di euro. La vecchia Volvo di Cota («parecchio gibollata» dicono nel suo entourage, e con un chilometraggio da far impallidire Secondamano... ), comprata usata, farà perfettamente il suo dovere.

Anzi sarà l’inizio di un’operazione più ampia: «Sto realizzando un piano di razionalizzazione, per cui le auto blu della Regione dovranno essere utilizzate soltanto per spostamenti programmati di chi ne ha diritto, spostamenti che dovranno essere comunicati e autorizzati». La vecchia Volvo però verrà presto sostituita, troppi chilometri anche per lei. La scelta dovrebbe cadere su una Fiat, usata anche quella. Per viaggiare low cost e made in Piemonte.

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