Milano - Quasi tutti gli
alessandrini evacuati nel primo pomeriggio di ieri per il timore
dell’esondazione del Tanaro all’altezza della "strozzatura" del ponte
Cittadella sono rientrati nelle loro case (il provvedimento ha
interessato un’area della città in cui vivono circa seimila persone).
Solo per chi abita a piano terra verrà trovata una sistemazione
alternativa per la notte. La decisione dell’amministrazione comunale
è stata presa come misura precauzionale; infatti il livello del fiume
continua, benchè molto lentamente, a scendere. Intanto oggi
pomeriggio, durante un incontro nella sala della Protezione Civile
della Prefettura di Alessandria, il presidente della Regione Piemonte,
Mercedes Bresso, ha sollecitato l’utilizzo dell’addizionale
sull’imposta per i conti correnti bancari per finanziarie interventi sul
nodo idraulico del Basso Piemonte e per la messa in sicurezza della
vasta area. "È una misura introdotta dopo l’alluvione del 1994 - ha
detto - ed era stata decisa per reperire risorse per la rilocalizzazione
delle imprese. Non è mai stata abolita e adesso può essere utile".
Disagi a Milano per esondazioni Numerosi disagi alla
circolazione questa mattina nell’hinterland di Milano per le
esondazioni del Lambro, del Molgora, del Seveso e del naviglio della
Martesana Da questa mattina la linea 2 della metropolitana è
interrotta tra Cascina Gobba e Cassina de Pecchi, per l’allagamento
dei binari provocato dalle acque della Martesana, uscite dagli argini
all’altezza di Cernusco sul Naviglio.
Problemi sono stati registrati anche su alcuni accessi autostradali:
la polizia ha chiuso lo svincolo Zucca, sulla A4 direzione est verso la
A52 e, sulla tangenziale Nord di Milano, sono stati
momentaneamente interdetti alla circolazione lo svincolo
Monza-Sant’Alessandro, in direzione Sud e il nuovo accesso di
Cinisello Nord. È stato invece riaperto l’accesso di Mecenate, chiuso
nella notte.
Il maltempo ha impegnato anche i vigili del fuoco che nelle prime
ore della mattinata sono dovuti interventire a Burago Molgora per
estrarre alcune auto bloccate nei sottopassi inondati.
Il sole che da stamani e tornato su Milano e l’hinterland sta
comunque riportando lentamente la situazione nella normalità.
Il Po cresce 4 metri in 30 ore Il livello del Po alla stazione
idrometrica di Cremona è aumentato di quattro metri e quarantuno
centimetri nelle ultime trenta ore. Alle 17 di lunedì era due metri e 11
centimetri sotto lo zero idrometrico; oggi alle 17 era un metro e
settanta sopra. Alle 21 era due metri e otto centimetri e più due
metri e trenta alle 23.
Il Po arriva a lambire gli ingressi delle Società Canottieri e
facendosi sempre più minaccioso anche nei colori e nei rumori,
cresce la preoccupazione. Nel pomeriggio la Protezione Civile aveva
già attivato lo stato di preallarme per rischio idrogeologico e
idraulico-alluvionale (codice 1), l’Aipo aveva ipotizzato il
superamento del livello di guardia, e l’amministrazione comunale
era pronta ad affrontare un’ eventuale emergenza.
La Prefettura di Cremona ha diramato la nota di pre-allerta a tutti i
comuni rivieraschi raccomandando ai sindaci "sorveglianza" e
invitandoli anche ad avviare, se necessario, le misure di
prevenzione previste dai rispettivi piani. In provincia di Cremona
hanno invaso le zone di golena anche l’Oglio e l’Adda.
Una vittima a Mestre altempo e pioggia anche in Liguria. Nell’imperiese, intorno a
mezzanotte, una grossa frana si è abbattuta sulla statale 28,
all’altezza di Pieve di Teco, costringendo i vigili del fuoco ad
interrompere la circolazione in entrambi i sensi. Frane anche a Cairo
Montenotte in Val Bormida: evacuate sei famiglie, residenti in un
palazzo di via Brigate Partigiane.
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