Dopo le «scarpe al cromo», denunciate dalla rivista «Lineapelle», dalla Cina arrivano i giocattoli al petrolio e piombo. La denuncia arriva dalla trasmissione satirica di Canale 5 «Striscia la notizia» che ha fatto esaminare una serie di articoli acqistati in negozi gestiti da asiatici, scoprendo che solo l8 per cento era in regola con le norme di sicurezza. E dopo la puntata dellaltra sera con i risultati delle analisi, ieri sera «Striscia» è tornata negli stessi negozi per consegnare ceste di «carbone».
In primavera un inviato di «Lineapelle» era andato a comprare calzature in diversi negozi cinesi, scoprendo che quasi tutte aveva valori di «cromo esavalente» superiori fino a 10 volte il consentito. Ora è la volta dei giocattoli orientali acquistati in negozi di Milano che Valerio Staffelli aveva fatto analizzare dallIstituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli. Laltra sera linviato di Ezio Greggio ed Enzo Jacchetti aveva poi presentato i risultati che promuovevano solo l8 per cento dei prodotti mentre il 92 per cento conteneva percentuali molto pericolose di piombo e vernici, sostanze derivanti dal petrolio, elementi tossici e cancerogeni. Per la loro fragilità inoltre, possono facilmente rompersi con il rischio che i pezzi vengano ingeriti, specie dai più piccini, provocando soffocamento. Infine non recano il marchio CE, né informazioni su come vengono fabbricati.
Staffelli ieri è entrato da alcuni rivenditori cinesi per chiedere spiegazioni sui prodotti in vendita e davanti a risposte poco convincenti, linviato di «Striscia» ha consegnato del carbone. A lui comunque è andato molto meglio del collega Luca Abete che, andato a trovare alcuni importatori italiani di giocattoli orientali a Napoli, ha rischiato di essere investito da unauto di uno degli intervistati.
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