da Milano
Per muoversi in macchina si spende sempre di più. A testimoniarlo è un nuovo dossier dellufficio studi della Cgia di Mestre (Associazione artigiani e piccole imprese) sul caro benzina. Dallaprile dello scorso anno a oggi, fare il pieno costa agli automobilisti italiani oltre il 6,5% in più. Nello stesso arco di tempo gli aumenti registrati in alcuni dei principali tratti autostradali del Paese (Milano-Roma, Torino-Venezia e Bologna-Reggio Calabria), inclusi i pagamenti dei pedaggi autostradali, oscillano tra il 6 e il 7% per cento. La panoramica proposta dallindagine non si ferma a unanalisi generale ma passa ai costi nel dettaglio per ciascun tipo di autovettura. Si scopre così che gli aumenti minori, naturalmente, sono stati registrati dalle utilitarie.
Si va dai 2,7 euro in più per effettuare il pieno della Smart (costo totale alla pompa di 43,6 euro) ai 3,7 euro della Toyota Yaris che richiede, oggi, 59,5 euro per riempire il serbatoio. Per le classi di autoveicoli medie e superiori, invece, si passa a incrementi che vanno dai 4,1 euro della Mini (66,1 euro per il pieno) ai 5,2 euro dellAlfa Romeo 147 che necessita di una spesa di 83,2 euro per fare il pieno.
Seguono le monovolume che fanno rilevare aumenti maggiori: più 5,4 euro per la Fiat Multipla (85,9 euro a pieno), più 4,5 euro per la Mercedes Classe A (71,4 euro totali) e più 5 euro per la Renault Scénic (79,3 euro). Chiaramente gli importi sono cresciuti in misura superiore per le auto di lusso. Dallaprile del 2005 a oggi il balzo è stato di 5,4 euro per la Mercedes Classe E (85,9 euro), di 5,8 per la Bmw Serie 5 (92,5 euro) e di 7,4 per lAudi A8 (118,9 euro).
Ma gli aumenti, sempre per la Cgia, lievitano ulteriormente quando si abbina al costo del carburante anche quello del pedaggio autostradale.
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