Piero Chiambretti e il Festival dalla casa di fronte

Certo, il grosso del copione al Festival è stato ormai sottoscritto. Ma i dettagli sono ancora in via di definizione. Pazienza Baudo, che ha un ruolo più ortodosso. Ma l’altro presentatore Piero Chiambretti è un tipo che una ne dice e cento ne pensa perciò ogni cosa può succedere. E può succedere anche che lui - come dicono i soliti beninformati - durante le serate del Festival esca dall’Ariston e vada a fare un collegamento da una casa di fronte, proprio dal tinello di una delle ipotetiche famiglie sanremesi che aspettano il Festival per riunirsi davanti alla tivù. E il bello è che la casa in questione è proprio davanti al luogo dove si celebra il rito più amato dagli italiani, l’Ariston. E là in fondo in piazza Mameli, a cento metri dall’ingresso del teatro, Chiambretti dovrebbe vedere il Festival, almeno per qualche minuto, come lo vedono tutti gli italiani. L’idea è, allo stesso tempo, divertente e tradizionale, innovativa proprio perché va alla ricerca di quello che è il vero collante del Festival della Canzone: la serena ritualità. In fondo, in un’intervista al Giorno di ieri, Pippo Baudo ha ammesso che «abbiamo cercato di migliorare l’appeal per un pubblico giovane in tutto il festival, almeno sul piano della freschezza».

E allora le incursioni di Chiambretti, anzi le escursioni in piazza Mameli, andrebbero proprio in questa direzione. Là, il Pierino mitraglierà battute proprio come da mezzo secolo si fa nelle case di tutti gli italiani che seguono lo show, dicendone peste e corna senza però riuscire a rinunciarci. \

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