Del Piero. Ecco: il campione diventato gregario. Del Piero: quello che non gioca mai. Gol. La Juve che vince con lInter e lui che segna è un cerchio che si chiude. È lultima vendetta del post Calciopoli, polemica infinita che ci trascineremo ancora a lungo. Lui cera allora e cè ora. Lui ha fatto la B, mentre lInter vinceva tutto e i tifosi juventini morivano di rabbia. Il suo gol di ieri cancella molto, non tutto. Uno-due. La Juve ha vinto a Milano e adesso a Torino. Uno-due, allora. Vale quasi quanto uno scudetto, sì. Perché cè troppo in questa sfida, cè così tanto da portare a perdere di vista il complesso delle cose. Meglio essere primi o umiliare lInter? Non è più così sicuro che sia una scelta obbligata. Il perché lo capisci allinizio, quando la coreografia dello stadio della Juve torna alle sentenze di Napoli e della Figc: 28-29, scrive la curva bianconera, cioè i due scudetti tolti alla Juve a tavolino e assegnati allInter. Poi sotto lo striscione: «Ciò che è nostro è stato in campo sudato... ciò che è vostro è stato in aula assegnato». Ancora: «In B non sei mai stato perché la prescrizione ti ha salvato». Si parla di prescrizioni, di reati, di tribunali. Si parla di tutto ciò che non è calcio, ma che lo è diventato di riflesso. È lultima rivalità che è rimasta. Può normalizzarsi la politica, non più il calcio. Non ancora e soprattutto non ora.
Ogni volta che si parla di Juventus-Inter o di Inter-Juventus, da cinque anni viene tirata fuori questa storia: Moggi e il post Moggi, lo scudetto degli onesti o lo scudetto di cartone. Il calcio è un dettaglio: dovè? Cosè? Qualcuno si ricorda quantè finita lultima sfida tra queste due squadre prima di questa? La partita è il pretesto per parlare di questa grande storia molto italiana: una commedia dell'arte che non fa ridere, semmai fa venire un senso di noia da chiacchiera da bar. Tanto non se ne esce e non se ne uscirà: per i tifosi della Juventus gli scudetti saranno sempre 29 e non 27. Lo striscione è la prova. Lultima.
I tifosi dellInter, invece, considerano roba loro i trofei vinti a fine estate, con la penalizzazione di Juve e Milan. La Figc avrebbe dovuto pensarci prima, invece di chiudere in fretta quella stagione convinta che così si sarebbe risolto tutto. La velocità ha prodotto un mostro giuridico-burocratico che ha distrutto molte più cose di quanto abbia fatto lo scandalo di Calciopoli. Perché alimenta rivendicazioni di chiunque, perché banalizza a dato statistico qualcosa che di statistico ha poco. Così come è ora, Juventus-Inter non durerà mai più 90 minuti. I gol di Boninsegna, Rossi, Platini, Ronaldo, Ibrahimovic, Milito o chiunque altro sono improvvisamente diventati una questione da burocrati del pallone. Quello di Caceres che fa luno a zero per la Juventus appartiene alla stessa categoria. Serve alla classifica, sì. Serve a mantenere le distanze con gli avversari. Serve a far godere per una sera gli juventini. Quello di Del Piero, invece, sta da unaltra parte.
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