Del Piero: «Non smetto, rilancio la Juve»

Alessandro Parini

Del Piero, per caso sta pensando di smettere?
«No. Oggi (ieri, ndr) compio 32 anni, il mio contratto scadrà a giugno 2008 e ho intenzione di proseguire anche dopo».
Con la Juventus?
«Possibilmente sì. Ma non è questo il momento per parlarne».
J.C. Blanc, amministratore delegato della società, ha detto che ci vorranno cinque anni per tornare a vedere la Juve competitiva ai massimi livelli: concorda con questa tesi?
«No. La base è buona, i giovani ci sono: basterebbe soltanto un piccolo sforzo da parte degli azionisti per permetterci di tornare ai massimi livelli».
C'è chi sostiene che questa Juve non sia tanto inferiore all'Inter.
«Onestamente non lo so. Guardando le altre squadre in tv, non mi sembrano poi così distanti da noi: ma sono discorsi che non portano da nessuna parte».
Si aspetta di essere coinvolto nella costruzione della Juve futura? La Roma, per esempio, ha coinvolto Totti.
«Se i dirigenti vorranno fare una chiacchierata con me, sarò più che lieto di esporre le mie idee: è già successo».
E se non vi trovaste d'accordo?
«Il mio mestiere è ancora quello del calciatore».
Le potrebbe venire voglia di cambiare aria.
«Ne parleremo tra qualche mese, se il caso».
Quante volte è stato vicino a dire addio alla Juve?
«Tre. Dopo la vittoria della Champions League nel 1996, sembrava che la società fosse vicina a un accordo con il Newcastle. Poi, l'anno dopo il grave infortunio al ginocchio, quando non me ne andava bene una. Infine, nell'era Capello».
Se non fosse diventato calciatore, cosa avrebbe fatto Del Piero?
«Forse il camionista, visto che mi piace viaggiare. O il cuoco, dal momento che adoro mangiare bene. O magari l'elettricista: era il lavoro di mio padre».


Non ha paura del declino?
«No, perché mi diverto e mi rendo conto di essere ancora protagonista: anche se c'è chi mi vede in fase calante da 6-7 anni. Io però so giudicarmi da solo».
Donadoni come la giudica?
«Se andrò in Nazionale, glielo chiederò».
Vedrebbe bene Lippi al Milan?
«Meglio l'estero».

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