Piers Faccini un «apolide» tra sacro e profano

Padre inglese ma di origini italiane come suggerisce il cognome, madre per metà polacca e metà olandese, nato a Londra, francese di adozione (è cresciuto a Parigi e ora vive al Sud nelle Cévennes), e sposato con una ragazza napoletana che gli ha regalato due figli, Piers Faccini è un apolide per antonomasia. Una condizione che si è inevitabilmente riflessa sulla musica di questo artista a tutto tondo (è anche apprezzato pittore), cantautore nel senso più nobile e completo del termine. «Penso che questo mio status mi ha permesso di vedere la musica come viaggio, non in senso turistico ma di nomadismo», spiega Faccini, stasera in concerto nella chiesa di Santa Maria Aiuto dei Cristiani di Arese (ore 21, ingresso libero fino a esaurimento posti), nell'ambito della rassegna «La Musica dei Cieli». «Non nascondo che la "colonna centrale" di quello che faccio rimane nella tradizione della canzone anglo-americana, su entrambe le sponde dell’Atlantico; tuttavia è indubitabile che le mie composizioni, suono e canto, siano contaminate da un'infinità di contributi diversi». Per altro, diretta espressione dei suoi molteplici riferimenti musicali: «Vecchi bluesman come Skip James, Reverend Gary Davis, Son House, ma anche Dylan, Joni Mitchell, Neil Young, Nick Drake, Richard Thompson; e poi c'è tutta la musica africana soprattutto del Mali, che adoro, e che mi ha molto influenzato, così come la musica brasiliana di Caetano Veloso e Gilberto Gil, e cantautori più recenti tipo Bonnie "Prince" Billy e PJ Harvey», precisa Faccini, uscito in primavera col suo terzo album, Two grains of sand.

In esclusiva per «La Musica dei Cieli», questo spirito libero alla costante ricerca dell'essenza e dell’intimo delle cose, forte di una voce ipnotica e vagamente sciamanica, ha deciso di accostarsi alla sua maniera, con delicatezza e passione, alla musica sacra di tutto il mondo, con un occhio di riguardo per quella di matrice afro-americana. Al suo fianco: Rodrigo D'Erasmo, attualmente violinista degli Afterhours. Domani pomeriggio (ore 16) si replica all'Abbazia di Morimondo.

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