Di Pietro ossessionato «In piazza per votare»

RomaOrmai ha deciso qual è il luogo dei comizi che contano: piazza Navona. Se la sinistra ha messo le mani - teatralmente parlando - su piazza San Giovanni, Antonio di Pietro sembra aver scelto l’ex stadio di atletica dei romani per esibirsi in pubblico suolo. E quindi, bocciato il Lodo Alfano, ecco pronta una «piazza Navona due», un sit in per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi nello stesso luogo dove tre mesi fa il leader dell’Italia dei valori aveva convocato il suo pubblico per conquistare consenso proprio sulla guerra al Lodo Alfano.
La location è già prenotata: «Faremo una manifestazione per chiedere il ritorno alle urne - ha annunciato in conferenza stampa l’ex pm - una piazza Navona due. La stiamo organizzando con il partito, le associazioni e i movimenti con i quali siamo collegati. Non abbiamo ancora deciso la data». Ma è probabile che l'iniziativa contro il premier si svolga «nelle prossime settimane» e addirittura «non escludiamo - ha chiarito di Pietro - di poterla fare nello stesso giorno» della manifestazione opposta, quella del Pdl per protestare contro la sentenza della Corte costituzionale sul Lodo Alfano. Sarebbe una provocazione da guerra civile, con Roma (e il Paese) spaccata davvero in due: non metaforicamente, ma nella realtà. E non importa se il Pd chiede l’opposto (no alle elezioni), anzi, meglio per Di Pietro: «Siamo da soli perché l’opposizione c’è chi la fa e chi la dice e non la fa. Il Pd dice che Berlusconi deve andare avanti, noi diciamo che deve fare l’imputato e dissentiamo dall’idea che bisogna far calmare le acque».
Secondo il leader dell’Idv quindi Berlusconi deve dimettersi e deve fare l’imputato. Ma prima di queste due cose deve presentarsi in Parlamento per chiarire alcune sue dichiarazioni. L’ex pm ha già depositato un’interrogazione alla Camera perché «il presidente del Consiglio venga subito a spiegare il senso delle dichiarazioni e allusioni fatte ieri sera in merito all’ipotetico inganno perpetrato nei suoi confronti.

Berlusconi a chi si riferiva? Chi aveva dato rassicurazioni sull’esito del voto della Consulta? Da chi pensa di essere stato tradito?».
Il Lodo Alfano è stato bocciato, ma Di Pietro vuole la controinchiesta. Anche a giochi finiti.

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