Di Pietro: sconfitta politica che pagheremo

da Roma

Il caso Forleo, arrivato a un punto di svolta con la richiesta di allontanamento del gip dal tribunale milanese, ha suscitato reazioni anche tra i partiti politici. Gli allarmi, lanciati dalla Forleo, avrebbero infatti creato un clima difficile a Palazzo di giustizia, da qui la rimozione che ora, Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei valori, ha così commentato: «Quello che più colpisce nelle vicende legate ai magistrati Luigi De Magistris e Clementina Forleo è che sono state oscurate completamente le inchieste che stavano conducendo. Di Why Not e di Unipol non parla più nessuno. Stiamo andando oltre la metafora del dito che indica la luna. Qui hanno fatto scomparire direttamente la luna e ci hanno lasciato solo il dito da guardare».
Il leader di Italia dei Valori, nel suo blog su Internet, premette di avere «come sempre, il massimo rispetto per le decisioni prese dagli organi della magistratura, ma anche il legittimo sospetto che ci sia un’influenza da parte della politica nell’accanimento verso due magistrati scomodi. Il problema non è più soltanto giudiziario, è soprattutto politico. Ai cittadini ormai non interessa sapere per via giudiziaria se dei politici sono colpevoli di qualche reato, per i cittadini l’allontanamento dei magistrati che indagavano su di loro è un’ammissione della colpevolezza dei politici e l’ennesima affermazione dell’utilizzo di due pesi e due misure tra eletti e elettori.

L’opinione pubblica ha la certezza che gli eletti non si possono processare. Va francamente ammesso che la gestione dei casi De Magistris e Forleo, foss’anche ineccepibile dal punto di vista formale, è una grave sconfitta politica di cui dovremo pagare le conseguenze».

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