Luca Rocca
Unaltra tegola, legata sempre alla spartizione dei rimborsi elettorali, si abbatte su Antonio Di Pietro. Dopo le denunce di Elio Veltri e Achille Occhetto a sollevare un caso analogo è un vecchio parlamentare comunista calabrese, Giuseppe Pierino, che ha citato lIdv in tribunale ritenendosi vittima di un «raggiro» economico da parte dellex pm, suo alleato alle ultime regionali. Ludienza è fissata per il 24 ottobre a Roma. Fondatore dellassociazione «Progetto Calabrie», nel 2005 Pierino decide di correre con lIdv e con i Comunisti italiani contribuendo non poco al successo del listone (fa schierare personalità note come il futuro ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, e Giovanni La Torre, rettore dellUniversità della Calabria). La coalizione curiosamente verrà chiamata «Progetto per le Calabrie», nome «praticamente coincidente con quello dellassociazione, a riconoscimento del suo ruolo politico ed elettorale», fa notare lesponente comunista nellatto daccusa.
Il 3 aprile la lista raccoglie 45mila voti, pari al 4,6% per cento, ben al di sopra della soglia minima prevista per ottenere il rimborso. Racconta Pierino: «Alla nostra lista vennero riconosciuti poco più di 85mila euro in rate annuali. Con una scrittura privata del 5 maggio 2005, noi dellassociazione, insieme ai dirigenti regionali di Pdci e Idv, formalizzammo lintesa confermando, nero su bianco, che il contributo elettorale previsto dalle norme vigenti andrà ripartito in parti uguali alle tre formazioni politiche; i rappresentanti del partito dei Comunisti italiani e di Idv si impegnano formalmente ad adoperarsi presso i loro uffici amministrativi nazionali, destinatari del contributo, per far attribuire ed accreditare al movimento Progetto Calabrie le somme ad esso spettanti in base al criterio di ripartizione sopra menzionato, e ciò in considerazione del fatto che i due partiti, a differenza dellassociazione, avevano rappresentanza parlamentare». Non accade nulla di tutto ciò. I rimborsi per il 2005 e il 2006, è scritto nellatto di citazione, sono stati erogati dalla presidenza della Camera dei deputati solo al Pdci e allIdv. Comè possibile? «È avvenuto tutto sulla base delle autocertificazioni rese nel 2005 dai rispettivi rappresentanti legali e ribadite nei due anni successivi poco prima che giungesse il giorno per il pagamento delle rate - attacca Pierino -, da queste autocertificazioni risulta incredibilmente che Progetto per le Calabrie è costituita solo da Idv e Pdci». È con questo escamotage che, secondo Pierino, il partito di Di Pietro e il Pdci si sarebbero accaparrati migliaia di euro di rimborsi non dovuti. Così il 12 ottobre del 2007 Pierino chiede allex presidente della Camera, Fausto Bertinotti, di provvedere al recupero delle somme. Inutilmente: «Nonostante la documentazione fornita, la richiesta viene rigettata con una deliberazione che noi contestiamo davanti al tribunale di Roma. Non va dimenticato che, almeno allora, dellufficio di presidenza della Camera che ha istruito il procedimento, faceva parte lonorevole Silvana Mura, tesoriera e socia di Idv. Se non è conflitto d'interessi questo». E ancora. «Nel libro Il costo della democrazia di Salvi e Villone è riportato che i soldi sarebbero finiti tutti nelle casse della mia associazione, Progetto Calabrie, ma in realtà noi non abbiamo visto un centesimo».
Pierino denuncia di aver chiesto, invano, allufficio tesoreria della Camera di poter prendere visione di tutta la documentazione. «Il 25 novembre, su mandato dellufficio di presidenza, lonorevole Carlo Leoni ha chiesto alle tre formazioni politiche di far pervenire, entro dieci giorni, ogni atto o documento inerente la legittimazione a percepire il rimborso in oggetto. Siamo stati i soli a rispondere alla richiesta, inviando anche il testo dellaccordo per la ripartizione del rimborso sottoscritto il 5 maggio 2005». Leoni ha sollecitato a Idv e Pdci «ogni eventuale osservazione ritenuta utile», ottenendo in risposta una memoria dove si contestano le considerazioni di Pierino.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.