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Pigna, la ditta regala sestine ai dipendenti

Tutta Italia è a caccia della sestina del superenalotto che mette in palio un jackpot stratosferico. La ricerca si fa sempre più fitta, spiega l’agenzia specializzata Agicos, tanto che nel concorso di sabato scorso sono state convalidate oltre 71,3 milioni di giocate tra superenalotto e superstar, per una raccolta complessiva di oltre 35,6 milioni di euro, in crescita di quasi 23% rispetto al concorso della settimana precedente. Il 6 è uscito l’ultima volta il 31 gennaio 2009. In sei mesi, secondo i calcoli dell’agenzia Agipronews, sono state convalidate quasi 2,50 miliardi di combinazioni, per una spesa totale di 1,25 miliardi di euro. In pratica, nei 72 concorsi di assenza del 6 sono stati giocati in media 17,3 milioni a estrazione. A sorridere è l’Erario, che ha nel SuperEnalotto il gioco con la più alta percentuale di ritorno e che da inizio febbraio a oggi ha incassato 618 milioni di euro.
E intanto una azienda storica italiana, La Pigna, ha deciso di regalare ai propri dipendenti un benefit insolito, forse unico nel suo genere, che in fondo però calza a pennello con la realtà aziendale; del resto è lo stesso presidente e amministratore delegato, Giorgio Jannone, a sottolineare le motivazioni del gesto: «Fabbrichiamo da 140 anni milioni di quaderni e migliaia di tonnellate di carta, e non potevamo perderci un foglietto che può valere da solo come tutto il nostro fatturato...».
Il foglietto in questione è ovviamente quello delle giocate del Superenalotto. Un foglietto che, come milioni di consimili staccati ogni settimana nelle ricevitorie italiane, ha un valore reale nullo, ma un valore potenziale incredibile. E così «Pigna» la storica azienda leader della cartotecnica italiana ha deciso di regalare a ciascuno dei 344 dipendenti della sede di Alzano Lombardo (in provincia di Bergamo) e agli 86 dell’unità produttiva di Tolmezzo (in provincia di Udine) un tagliando del concorso a premi dal montepremi, al momento, più alto del mondo.
«Con l’approssimarsi della chiusura estiva - ha dichiarato Jannone - abbiamo pensato di fare un piccolo dono augurale ai dipendenti italiani del gruppo».
Ma un’azienda come la Pigna non potrebbe essere arrivata alle dimensioni odierne - 650 dipendenti in tutto il mondo, sedi e filiali dagli Stati Uniti all’Australia e un fatturato consolidato di 110 milioni di euro - senza un’attenta gestione dei capitali.

Attenzione che in questo caso si concretizza in un prosaico «fifty-fifty» in caso di vittoria: «L’eventuale vincita - spiega Jannone, che oltre a condurre il gruppo è deputato da quattro legislature del Pdl - sarà divisa a metà tra il nostro lavoratore e l’azienda».

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