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Pilota, golfista o nuotatore: vince lo stile sportivo
Logo in vista da Moschino, tute da meccanico per Dsquared. Krizia viaggia nel deserto
Logo in vista da Moschino, tute da meccanico per Dsquared. Krizia viaggia nel deserto
da Milano
Alla faccia del grande Valentino secondo il quale lo sportswear è quasi tramontato, in giro non cè collezione che non tragga spunto dallo sport. Come a dire che nella moda ci sta tutto e il contrario di tutto: automobilismo da Dsquared, diving da Alessandro DellAcqua, calcio da Dirk Bikkembergs, nuoto da Biagiotti. E vogliamo considerarlo sport pure il giardinaggio di Gas?
I gemelli Dean e Dan Caten, stilisti di Dsquared, tra le monoposto Renault, hanno fatto scendere in pista overall in pelle, pantaloni baggy in camoscio-felpa e, ovviamente, tute da meccanico e da pilota in pelle. Raul Bravo (Real Madrid) e Ludovic Giuly (Barcellona) rappresentavano il calcio couture del belga Bikkembergs. DellAcqua invece ha messo in mostra la passione per le immersioni. Dettagli scuba finiscono in giacche e accessori: inserti in neoprene, maxi cerniere mutuate dalle mute, rivetti da vela. E persino nei tuxedo il tocco non manca. Il raso dei revers è doppiato con rete active da immersione così come il tessuto couture, un micro pied de poule, è doppiato con mussola iperleggera. Non manca il classico tocco DellAcqua, il tessuto indemagliabile da lingerie color carne, in camicie e t-shirt trasparenti che finiscono sopra le maglie o sotto le giacche. Potrebbe essere un eccentrico golfista il ragazzo targato Moschino che, prima di tutto, sdogana il logo e lo porta maxi ben in vista. Gli effetti grafici sono forti: il simbolo della pace, le stampe di fiori tropicali stilizzati e la scritta «I Love Mom» si alternano alle grafiche minimali di righe, stelle, asterischi, quadretti Madras e si combinano con il giallo e larancione fluorescente che finisce in impeccabili giacche di nylon. Il nuotatore Massimiliano Rosolino è ormai il testimonial di Laura Biagiotti e, nonostante abbia due spalle così, interpreta alla perfezione il Baby boy, uno che gioca con i colori forti del cubo di Rubik, con la polo-parlante lavorata alluncinetto, con gli shorts da ufficio.
È un viaggiatore del deserto quello di Krizia. È tutto comodo, solare, naturale, impalpabile. La rete si rincorre tra il cotone, a volte misto allacciaio, il cashmere e la seta. Pezzi rassicuranti, mai urlati, senza tempo. Da avere per forza. Anche la collezione di Giuliano Fujiwara ha unattitudine rilassata componibile a piacimento: dai tagli sartoriali alla leggerezza di cinz e nylon. Mentre Vivienne Westwood punta su stampe ispirate alle pitture rupestri da portare con cinture fatte di lattine di Coca-Cola.
Alla faccia del grande Valentino secondo il quale lo sportswear è quasi tramontato, in giro non cè collezione che non tragga spunto dallo sport. Come a dire che nella moda ci sta tutto e il contrario di tutto: automobilismo da Dsquared, diving da Alessandro DellAcqua, calcio da Dirk Bikkembergs, nuoto da Biagiotti. E vogliamo considerarlo sport pure il giardinaggio di Gas?
I gemelli Dean e Dan Caten, stilisti di Dsquared, tra le monoposto Renault, hanno fatto scendere in pista overall in pelle, pantaloni baggy in camoscio-felpa e, ovviamente, tute da meccanico e da pilota in pelle. Raul Bravo (Real Madrid) e Ludovic Giuly (Barcellona) rappresentavano il calcio couture del belga Bikkembergs. DellAcqua invece ha messo in mostra la passione per le immersioni. Dettagli scuba finiscono in giacche e accessori: inserti in neoprene, maxi cerniere mutuate dalle mute, rivetti da vela. E persino nei tuxedo il tocco non manca. Il raso dei revers è doppiato con rete active da immersione così come il tessuto couture, un micro pied de poule, è doppiato con mussola iperleggera. Non manca il classico tocco DellAcqua, il tessuto indemagliabile da lingerie color carne, in camicie e t-shirt trasparenti che finiscono sopra le maglie o sotto le giacche. Potrebbe essere un eccentrico golfista il ragazzo targato Moschino che, prima di tutto, sdogana il logo e lo porta maxi ben in vista. Gli effetti grafici sono forti: il simbolo della pace, le stampe di fiori tropicali stilizzati e la scritta «I Love Mom» si alternano alle grafiche minimali di righe, stelle, asterischi, quadretti Madras e si combinano con il giallo e larancione fluorescente che finisce in impeccabili giacche di nylon. Il nuotatore Massimiliano Rosolino è ormai il testimonial di Laura Biagiotti e, nonostante abbia due spalle così, interpreta alla perfezione il Baby boy, uno che gioca con i colori forti del cubo di Rubik, con la polo-parlante lavorata alluncinetto, con gli shorts da ufficio.
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