Francesco Bardaro Grella
Fin dallinizio, cera chi, sul passante Nord-ovest, aveva espresso qualche perplessità. Non sullopera in sé, la galleria urbana più lunga dEuropa, quasi tre chilometri di tunnel sotterraneo costato 120 milioni di euro, ma sullimpatto che il flusso di auto, 4mila veicoli ogni ora, avrebbero causato sulla viabilità di Via della Pineta Sacchetti. Lì, infatti, quando è stata inaugurata lopera, il traffico in uscita dal tunnel sfociava direttamente sulla carreggiata rimasta invariata - sei metri di larghezza per due sensi di marcia - nonostante laumento del numero dei veicoli che vi transitavano. Erano queste le perplessità di Fabio De Lillo, consigliere di Forza Italia al Comune, espresse il giorno prima dellinaugurazione dellopera, avvenuta il 22 dicembre 2004. A cui aveva risposto lassessore ai Lavori Pubblici, Giancarlo dAlessandro, assicurando che «stiamo già realizzando il raddoppio di Via della Pineta Sacchetti e nei primi mesi del 2005 indiremo la gara per il raddoppio di via Trionfale». Sette mesi dopo linaugurazione, la situazione del traffico è sempre la stessa: «La viabilità di accesso e uscita del Passante non è adeguata ad assorbire il traffico in uscita dal tunnel, vanificando gli effetti positivi del Passante. Per questo sono stati richiesti e ottenuti lavori di ampliamento della viabilità principale - ricorda De Lillo - ma, nonostante le promesse in campagna elettorale, i cantieri di via della Pineta Sacchetti, nel tratto compreso fra luscita del Passante Nord-Ovest e Forte Braschi, devono ancora chiudere, mentre quelli del tratto da Forte Braschi a Piazza dei Giureconsulti non sono stati ancora aperti». Alessandro Vannini (Fi), presidente del Municipio, il XVIII, interessato alla questione, aggiunge che «secondo il progetto originario, il Passante doveva continuare fino e oltre piazza dei Giureconsulti, ma il parcheggio interrato, progettato dallo stesso ufficio che ha progettato il Passante, ne ha impedito la realizzazione, perché ne intralciava il percorso sotterraneo.
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