Pineto, i residenti si mobilitano per difendere il parco

I residenti dei quartieri limitrofi al parco del Pineto hanno protestato all’interno del parco per ribadire la contrarietà all’insediamento abusivo che i nomadi hanno eretto negli ultimi mesi. Numerosa la partecipazione, stimata in 300 persone, che hanno sottolineato come il problema portato dalla baraccopoli, aggravi le condizioni del Pineto già alle prese con numerosi problemi. L’assenza di un’area cani delimitata, la recinzione fatiscente, la sistemazione dell’area giochi per i bambini sono stati gli altri temi sollevati nel corso della manifestazione. Ha partecipato all’incontro Daniele Giannini consigliere di Alleanza Nazionale nel XVIII municipio, che già da alcuni mesi denuncia la situazione: «La manifestazione di oggi vuole ribadire, ancora una volta, la necessità di un intervento concreto per la riqualificazione del Pineto. La baraccopoli è la goccia che fa traboccare un vaso ormai colmo di problemi». L’intento dei promotori è quello di continuare nella protesta per sensibilizzare le istituzioni che fino ad ora non hanno voluto ascoltare le lamentele dei cittadini. «Il silenzio colpevole del sindaco, del presidente della Regione e del presidente del XIX Municipio - ha aggiunto il consigliere Giannini - , ci spingono a continuare la protesta. Ne abbiamo abbastanza della superficialità, dell’effimero che ci propaganda quest’amministrazione comunale.

Vogliamo interventi concreti per un parco in cui ormai è dilagata l’anarchia, se pensiamo alla prostituzione, allo spaccio di droga, alle aggressioni e infine a questa baraccopoli. I cittadini sono stufi di sentire parlare di periferie solo in campagna elettorale per poi essere dimenticati nei giorni successivi».

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