Il frastuono è stato magistrale. Un tuono è scoppiato intorno alle 17, poi pioggia e quindi una cascata di ghiaccio. Notevoli sono stati i danni della grandine che dalle 17 di ieri per quaranta minuti ha «bombardato» il centro di Milano, raggiungendo un apice di intensità durato 15 minuti, provocando danni ai tetti, allagamenti di cantine, di strade e piazze a causa dei tombini intasati.
Grandine anche dentro il Duomo per una vetrata aperta. Chicchi grandi come fagioli hanno imbiancato il cuore della città come se fosse neve. Travolta dalla grandine anche lAida colossale in scena a San Siro: il maltempo ha distrutto le scene, decimato gli spettatori e ridotto il prato in un acquitrino. Non sono comunque mancati gli applausi di incoraggiamento al maestro Alberto Veronesi e agli interpreti.
«Èstata una manifestazione eccezionale, se si tiene conto del luogo in cui è avvenuta. In pieno centro abitato - ha commentato Simone Abelli meteorologo della Epson - quando invece fenomeni di questo genere si verificano ai margini della città. Laltro giorno ha grandinato a nord di Milano e il giorno prima in Brianza. Ma non accade tanto facilmente che una pioggia di ghiaccio di tale portata inveisca su una zona così densamente abitata».
Non era prevedibile? «No, la grandine non si può prevedere. Di fronte ad essa non siamo miopi, siamo completamente ciechi». Per cui non possiamo sapere con certezza se lepisodio si replicherà nei prossimi giorni. Anche se le previsioni meteorologiche promettono più sereno. Oggi, a parte qualche nuvola, potremmo goderci una giornata di schiarite e quindi di sole. Ma già da domani il cielo si romperà ancora.
«Per linizio settimana dobbiamo aspettarci il passaggio di un altro sistema nuvoloso, ma non tanto violento come quello passato». Tra mercoledì e giovedì ancora una tregua. «Sul fine settimana prossimo potrebbe abbattersi unaltra perturbazione con fenomeni ancora violenti, ma non possiamo esserne ancora certi» conclude Abelli.
I Vigili del fuoco sono stati impegnati ieri in decine e decine di interventi. Quasi unora di grandine ha messo in subbuglio il centro della città: le automobili non si sono soltanto fermate, ma hanno cercato rifugio sotto alberi e sporgenze.
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