Politica

La pioggia ferma treni e aerei

Straripa un torrente a sud di Roma, 200 persone devono lasciare la casa

Elena Jemmallo

da Milano

Dal Piemonte alla Sicilia, l’Italia ieri è stata investita da un’ondata di maltempo che ha trasformato questo scorcio d’estate in un anticipo d’autunno. Da oggi la pioggia e le temperature basse daranno tregua per 24 ore, ma già da domani sono previste perturbazioni con diffuse condizioni di maltempo, che risulteranno più marcate sulle regioni Nord occidentali dove piove già da due giorni.
Proprio a causa del maltempo ieri un aereo è finito fuori pista a Roma Ciampino. Quando un forte temporale si abbatteva sull'aeroporto, un Cessna 500 proveniente da Lugano, in fase di atterraggio, non è riuscito a frenare nello spazio previsto ed è andato a sbattere contro la recinzione della testata sud. Oltre lo spavento, nessun pericolo per i passeggeri, ma danni a un'ala del velivolo. Per evitare ulteriori incidenti, i voli in arrivo e partenza programmati all'aeroporto di Ciampino (che ieri è stato chiuso) sono stati dirottati sullo scalo di Fiumicino. Sempre nella capitale, sono stati 500 gli interventi dei vigili del fuoco per allagamenti in diversi quartieri dopo un violento temporale che ha colpito la città. Per lo straripamento di un torrente ad Ardea, a sud della capitale, l’acqua ha raggiunto il secondo piano delle case costringendo allo sgombero 200 persone.
In Toscana, invece, una tromba d'aria si è abbattuta nella zona di Marina di Pietrasanta, in Versilia, danneggiando diversi stabilimenti balneari. A Livorno molti sottopassi si sono allagati e i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per mettere in salvo persone che avevano lasciato l'abitacolo dell'auto per ripararsi sul tetto della macchina.
La situazione è ancora peggiore al Nord, dove il maltempo ha anche costretto ad annullare l'ascensione di sole donne sul Monviso, prevista per oggi, che in una cordata tutta in rosa, avrebbero voluto rendere omaggio ad Alessandra Re Boarelli, la prima alpinista italiana che riuscì a raggiungere la vetta, nel 1864. La pioggia, abbondante già da qualche giorno, ha ingrossato il Po e altri fiumi del Settentrione. A Torino è scattato un duplice allarme: la scorsa notte, per un ladro extracomunitario scomparso nel Po per sfuggire alla cattura delle forze dell'ordine, e, nel pomeriggio di ieri, per lo sgombero di un campo nomadi alla periferia della città che era minacciato dal fiume Stura. Sono stati messi in salvo dalle acque del fiume 200 nomadi. Fu proprio la Stura, nell'alluvione del 2000, a travolgere una bimba nomade.
E in Lombardia, dove per il bel tempo bisognerà aspettare la prossima settimana, è allerta perché, spiegano i vigili urbani, il Seveso è esondato dove ci sono i terreni agricoli e alcuni alberi rischiano di cadere.

I disagi nella provincia di Bergamo si sono fatti sentire soprattutto sul traffico, che ha subito notevoli rallentamenti.

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