Chi proprio non riuscisse più a sopportare certe amministrazioni in una città come Genova, ora ha una nuova occasione in più. La «fuga» verso i piccoli comuni potrebbe essere agevolata dal fatto che proprio i borghi al di sotto dei 5.000 abitanti stanno per ricevere un decisivo sostentamento dal governo. La Camera ha infatti approvato la legge che mette a disposizione dei piccoli comuni ben 50 milioni di euro. Unopportunità enorme proprio per la Liguria. «La nostra regione conta ben 183 autonomie al di sotto dei cinquemila abitanti caratterizzate da bellezza, storia, piccola dimensione nonché dalla qualità della vita - sottolinea Michele Scandroglio, deputato ligure e coordinatore regionale del Pdl - È senza dubbio una grande opportunità da cogliere».
I piccoli comuni potranno beneficiare dei contributi, che saranno disponibili attraverso un bando il cui regolamento sarà redatto entro tre mesi dal Ministero dei Beni culturali e delle Infrastrutture. Il bando di gara è a livello nazionale, ma è importante che i comuni presentino le loro proposte per ottenere i finanziamenti. «Per i comuni troppo piccoli - aggiunge Scandroglio - che avrebbero difficoltà anche solo a reperire le risorse per concorrere al bando è prevista la possibilità di associarsi».
Molto ampio è il campo dazione che viene lasciato alla discrezione delle singole amministrazioni che potranno così utilizzare i fondi in vari settori. Nella legge si fa infatti riferimento alla possibilità di interventi per «il risanamento, la conservazione e il recupero del patrimonio edilizio da parte di privati; la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico; la manutenzione straordinaria dei beni pubblici già esistenti da parte dell'ente locale; il miglioramento e l'adeguamento degli arredi e dei servizi urbani e gli interventi finalizzati al consolidamento statico e antisismico degli edifici storici; la realizzazione di infrastrutture e di servizi adeguati; il miglioramento dei servizi urbani quali l'illuminazione, l'arredo urbano, la pulizia delle strade, i parcheggi, l'apertura e la gestione di siti di rilevanza storica, artistica e culturale».
«I nostri valenti amministratori - chiosa Scandroglio - hanno unopportunità per rivalutare ulteriormente i propri centri storici vincendo la sfida di riqualificarli e dunque anche ripopolarli offrendo lopportunità di ben accogliere quei cittadini che rifuggono una da una quotidianità urbana anonima e spersonalizzata e che sono alla ricerca di ambienti di vita indenni sotto il profilo ambientale ed a misura duomo». Alla Liguria, ricca di centri storici di particolare rilievo, viene offerta una grande opportunità. E sarà anche più difficile sostenere sempre che il governo taglia le risorse.
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