Pipì in strada: lettera al console

(...) al console dell’Ecuador. All’inizio di luglio il presidente di Municipio ha dunque inviato una lettera al console invitandolo a «sensibilizzare i cittadini ecuadoriani a un atteggiamento consono e rispettoso nei confronti delle aree, delle strutture pubbliche e dei monumenti presenti sul nostro territorio, in particolare nei confronti del Monumento ai caduti, sito sulla piastra dei giardini Cavagnaro, più volte oltraggiato dai suoi connazionali».
Il monumento ai caduti a cui fa riferimento il presidente in realtà è quello che ricorda le vittime delle foibe e c’è chi malignamente sussurra che se fosse stato un monumento ai partigiani nessuno lo avrebbe lasciato oltraggiare in questo modo.
Ma la realtà del degrado che imperversa nella zona non cambia di una virgola: i gruppi di cittadini ecuadoriani si riunisce nei fine settimana sulla piastra del Bisagno, proprio nei giardini che dovevano essere il fiore all’occhiello delle delegazioni, aperti ai cittadini e alla possibilità delle famiglie di trascorrere momenti di svago anche nel cuore di un quartiere popoloso come Marassi.
Non si contano invece le lattine e le bottiglie lasciate durante i bivacchi, la sporcizia e soprattutto l’indecente spettacolo di una latrina a cielo aperto che infesta l’aria soprattutto nelle stagione calda, rendendo la zona anche un pericolo dal punto di vista dell’igiene.


I cittadini si sono più volte lamentati e anche i consiglieri di minoranza hanno dato voce alle lamentele della gente che abita in zona e che assiste impotente a una presa di possesso del quartiere da parte di gruppi di stranieri. Tanto che il presidente Gianelli ha scritto al console. Intanto i bivacchi continuano.

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