Pirateria Petroliera italiana rapinata al largo della Guinea

La petroliera italiana Isola Verde ha subito, la scorsa notte, un attacco di pirati a largo delle coste della Guinea. Era da poco passata l’una quando una piccola imbarcazione con a bordo otto uomini, con divise di tipo militare e armati di mitra e pistole, hanno affiancato la nave. Sette pirati sono saliti a bordo - un ottavo è rimasto a fare la guardia sulla barca - e si sono fatti consegnare dal comandante il denaro della cassa sotto la minaccia delle armi. Dopo aver ottenuto il bottino, i pirati hanno rapidamente lasciato l’imbarcazione facendo perdere le loro tracce. Fortunatamente né l’equipaggio né la nave italiana hanno subito alcun danno tranne quello economico, la cui entità non è stata ancora resa nota.
È andata peggio invece ai pirati somali che, sempre ieri notte, hanno assaltato per sbaglio un’imbarcazione militare francese, scambiandola per un mercantile. Il curioso episodio è avvenuto 250 miglia al largo delle coste della Somalia, in un tratto di mare infestato dai predoni. Al momento dell’attacco, la nave da guerra francese La Somme stava facendo rotta verso alcune fregate del gruppo Atalante - l’operazione dell’Unione europea contro la pirateria internazionale - per rifornirle di carburante.

L’equipaggio della nave è riuscito a bloccare cinque pirati, del tutto stupiti - secondo quanto riportato dal portavoce dell’esercito francese, l’ammiraglio Christophe Prazuck - della svista che li ha portati, come agnellini, «nella bocca del leone». «Quando si sono resi conto, hanno smesso di sparare e hanno tentato di fuggire» ha raccontato l’ammiraglio, sottolineando che l’operazione si è svolta senza spargimento di sangue.

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