San Paolo«Oggi iniziano i prossimi 80 anni di storia del marchio che sta nel cuore dei brasiliani». Marco Tronchetti Provera, presidente del gruppo Pirelli, ha festeggiato ieri gli 80 anni di presenza industriale e commerciale nel Paese.
E il brindisi lo ha fatto con i numeri. Eccellenti, nonostante la crisi globale. Nello stabilimento di Santo André, alle porte della megalopoli, Tronchetti Provera, insieme allad di Pirelli Tyre, Francesco Gori, e il ceo di Pirelli Pneus América latina, Guillermo Kelly, ha annunciato un piano di rafforzamento nelarea e in particolare in Brasile dove il gruppo investirà, entro il 2011, altri 200 milioni di dollari in aggiunta ai 100 milioni già previsti lo scorso anno. Cifre importanti, un terzo delle quali destinato alla ricerca e allo sviluppo.
I nuovi investimenti consentiranno un aumento del 20% della produzione di pneumatici per auto e moto, mentre lobiettivo in Brasile resta laumento complessivo del fatturato del 10% (nel 2008 era stato di 1,2 miliardi di dollari), «nonostante un 2009 - ha sottolineato Gori - che risentirà della forte crisi della domanda a livello mondiale». E ancora: nel 2008 il giro di affari in Brasile ha contribuito per oltre il 60% a quello complessivo realizzato da Pirelli in Sudamerica, superiore per la prima volta ai 2 miliardi di dollari.
Nellarea le vendite di Pirelli sono cresciute del 21% tra il 2005 e il 2008. Lo scorso anno questo importante territorio ha rappresentato il 33% del fatturato complessivo di Tyre, che è pari a oltre 6 miliardi di dollari.
Tuttavia tra i mercati di riferimento potrebbero entrare presto anche il Medio Oriente e lAfrica. Il gruppo è già presente in Egitto, ma «immaginiamo un altro investimento in Libia o in Arabia Saudita - ha aggiunto Tronchetti Provera - Si tratta solo di valutare quale dei due Paesi offra più garanzie, ma anche più rilevanza strategica. In ogni caso decideremo in autunno». Infine il numero uno della Bicocca ha escluso grandi aggregazioni nel settore: «Se ci sarà unopportunità di acquisire una-due fabbriche lo faremo, ma non credo in grandi aggregazioni. Lindustria dello pneumatico, del resto, è già molto concentrata con i primi 5 player che detengono oltre l80% del mercato mondiale. Noi siamo molto attenti alla crescita interna. Vale a dire quella che ci ha portato a rafforzarci in Brasile e a crescere in Cina e in Russia. Chrysler? Non ha attività in America Latina, ma potrebbe farlo con Fiat. È una nuova porta che si apre».
In Brasile, Pirelli Tyre conta 5 stabilimenti, ma è presente con altri impianti anche in Venezuela e in Argentina, anche se il «cuore industriale e tecnologico» del gruppo nel continente è rappresentato dallo stabilimento di Santo André, entrato a far parte di Pirelli nel 1929, e dove sono impiegate 2.200 unità lavorative delle 10mila complessive.
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