nostro inviato a Milanello
Pirlo resta, arriva Huntelaar. I tifosi rossoneri possono dormire sonni tranquilli: il presidente Berlusconi non si è affatto dimenticato del Milan. Anzi.
La risposta a chi ormai dava il vecchio diavolo per morto e sepolto, arriva al termine del summit di mercato pomeridiano tra Berlusconi, Galliani e Leonardo. Il premier arriva a Milanello in elicottero una manciata di minuti prima delluna, pranza con la squadra - dove ascolta e si confronta con il parere dei senatori milanisti - e, dopo la riunione con lad e il tecnico, alle 14.50 si presenta davanti ai giornalisti e prescrive la medicina a questo malessere estivo rossonero (tolta la vittoria con il Varese, i rossoneri hanno perso con Club America, Chelsea, Inter, Bayern Monaco e pareggiato con Los Angeles Galaxy e Boca Juniors): Pirlo resta al Milan che, inoltre, si rinforzerà con un attaccante.
«Ci sono due notizie - attacca Berlusconi durante il suo breve intervento davanti ai cronisti - Andrea Pirlo è ufficialmente fuori dal mercato e resta con noi. Abbiamo ricevuto offerte importanti, ma rimane al Milan. È stata la principale richiesta del nostro allenatore Leonardo che lo ritiene un calciatore essenziale: Andrea resta il nostro centrocampista centrale e chiuderà qui la sua carriera». Niente Chelsea, quindi, per il mediano rossonero che, a quanto sembra, aveva anche già trovato un accordo economico con i blues per riabbracciare il tecnico che lha consacrato nellOlimpo del calcio mondiale, Carlo Ancelotti. «Oggi è una bellissima giornata, sono contentissimo di poter chiudere qui la mia carriera - ha spiegato Pirlo ai microfoni di Milan Channel - questo grazie al Presidente Silvio Berlusconi, ad Adriano Galliani e soprattutto a Leonardo. Quando mi hanno comunicato questa notizia eravamo tutti contenti, finisce la storia di questestate e possiamo proseguire lavventura in rossonero».
Quando parla Berlusconi, arrivano solamente buone notizie. Era successo a gennaio, quando il premier aveva annunciato che Kakà non sarebbe partito per Manchester, è successo lo stesso ieri pomeriggio. Perché oltre alla conferma di Pirlo, il numero uno rossonero («non parlo da presidente, ma da maggiore azionista», ha precisato) ha anche deciso di staccare un sostanzioso assegno per «accontentare le richieste di Leonardo». «È stato chiesto un ricambio nella rosa - ha spiegato Berlusconi -. Il Milan ha già una pattuglia di attaccanti di livello ma Leonardo non pensa sia possibile così sostenere un campionato con impegni bisettimanali». Lesigenza individuata, allora, è quella di un «giocatore che abbia dato prova di continuità come goleador». Sul momento il premier preferisce non fare nessun nome, poi nel tardo pomeriggio la trattativa lampo con il Real Madrid: lolandese Klaas-Jan Huntelaar - 26 anni tra una settimana - vestirà la maglia rossonera per 18 milioni di euro. Già oggi dovrebbe essere a Milano per le visite mediche e per lannuncio del trasferimento.
Ecco dunque la «dottrina Berlusconi», ora toccherà a Leonardo non deludere i vertici societari. Al tecnico brasiliano spetterà un duro lavoro di «taglia e cuci», lesatta quadratura del cerchio ancora non si è vista, ma la base di partenza è solida: «Siamo felici della scelta di Leonardo - ha spiegato Berlusconi -: in questi primi giorni di lavoro ci siamo resi conto di aver fatto la scelta giusta. Cè totale fiducia in lui, confermata anche dallapprezzamento dei giocatori». Nessun smantellamento e nessun ridimensionamento degli obiettivi: il Milan continuerà a giocare per essere protagonista sia in Italia che in Europa.
Il ciclo del Milan non è finito, Berlusconi non sè dimenticato del diavolo. I tifosi rossoneri stiano tranquilli.
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