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Piromani scatenati, partono le ronde

Piromani scatenati, partono le ronde

Bruciano auto e moto nelle notti liguri. Bruciano a Savona e a Genova. Ormai non si tratta più di episodi isolati e i cittadini sono pronti a farsi giustizia da soli. Con le ronde, se nevessario. I casi si ripetono con troppa frequenza. Dopo i roghi di via Novella a Begato un incendio ha distrutto nella notte scorsa sette scooter e due auto parcheggiate poco distante. Il fuoco ha danneggiato anche cinque macchine e il portone di un palazzo in via Orlando, nella zona di Vernazzola, nel levante di Genova. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere le fiamme, una pattuglia delle volanti e la polizia scientifica per i rilievi.L’origine dolosa è ormai quasi una certezza, tanto che in città si teme di dover far fronte a una nuova stagione di raid dei piromani, che sembravano un ricordo legato all’estate di quattro anni fa. Purtroppo anche l’eco che i vandali che imperversano a Roma riescono a ottenere sugli organi di informazione nazionali rischiano di alimentare l’effetto emulazione, creando non pochi problemi alle forze dell’ordine.
Ma la situazione è critica anche nel ponente ligure, tanto che a Savona si cercano le contromisure. Anche le più drastiche. A lanciare la sfida è la Lega Nord che chiama i cittadini in piazza. Invita a organizzare le ronde. Pacifiche, sottolinea il Carroccio, ma inevitabili.
«Ancora auto date alle fiamme, la situazione è realmente grave ed ingovernabile - tuona Roberto Nicolick, consigliere provinciale della Lega -. I criminali che effettuano queste azioni non possono essere definiti più esseri umani, con i loro vili gesti mandano in cenere anni di lavoro e di sacrifici e con perfidia e malvagità colpiscono l’italiano in uno dei suoi più amati beni: l’auto o la moto». Ma il vero problema sta nel cosa fare per evitare nuovi casi. «L’opera di prevenzione delle forze dell’ordine non ha dato i frutti sperati se non per un periodo limitato di tempo - aggiunge Nocolick -. È giunta l’ora che i cittadini, quelli onesti e per bene, scendano nelle strade dopo il tramonto, per vigilare pacificamente sui propri beni ed evitare che stupidi criminali, non importa se della porta accanto o se provenienti da qualche lontana e degradata periferia, mandino in frantumi i risultati dei propri sacrifici.

Capisco che il termine ronde spaventi i perbenisti ed i benpensanti, ma purtroppo non esiste altra soluzione deterrente, visitabile al momento. Un grande pensatore occidentale che partecipò alla Rivoluzione americana, Burke, disse “... quando i malvagi prevalgono è perché i buoni hanno scelto di non agire...”».

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