Pisa, Mondaini ricoverata in casa di cura Il medico: "Sta benino, è solo un check up"

Sandra Mondaini è ricoverata da martedì scorso nella casa di cura San Rossore a Pisa. il medico: "è venuta da noi solo per un check up"

Pisa, Mondaini ricoverata in casa di cura 
Il medico: "Sta benino, è solo un check up"

Pisa - Sandra Mondaini è ricoverata da martedì scorso nella casa di cura San Rossore a Pisa. «Sta benino. È venuta da noi dopo il funerale per un check up», ha spiegato lo psichiatra Giovanni Battista Cassano, che sta seguendo l'attrice in questi giorni e che le è stato accanto durante il funerale del marito Raimondo Vianello. Il 17 aprile scorso, giorno delle esequie dell'attore e presentatore, Sandra Mondaini era apparsa molto provata. Seduta sulla sedia a rotelle su cui è costretta ormai da anni, con una vistosa benda sull'occhio, l'attrice era accompagnata dai due ragazzi filippini adottati da lei e Raimondo, Gianmarco e Raymond, che li chiamavano zii, ma li consideravano come dei genitori. In ospedale era stata vicina al marito fino all'ultimo istante, ma poi il dolore era stato talmente forte che era stato necessario sedarla e riportarla a casa. Fedele a quella discrezione che li aveva accompagnati per tutta la vita, Sandra Mondaini inizialmente aveva deciso di non allestire una camera ardente per il suo compagno, ma poi le insistenze di Mediaset l'hanno convinta.

L'affetto dei figli adottivi - I due giovani filippini sono ora al suo fianco nella casa di cura dove rimarrà per alcuni giorni. «Era molto scioccata, abbattuta per la perdita, una perdita fondamentale - spiega il professor Cassano -. Per fortuna è sostenuta dalla famiglia filippina che lei ha adottato, soprattutto dai due ragazzi». Lo psichiatra racconta d'aver fatto visita ieri a Sandra Mondaini trovandola «in condizioni abbastanza buone». «Le notizie sono buone - dice - è necessario che abbia il tempo di elaborare questa perdita gravissima. È molto importante il sostegno che le stanno dando i due ragazzi filippini». «Sono legato a lei da una lunga amicizia - ha raccontato ancora il professor Cassano alla Nazione - e nelle ore seguenti alla scomparsa del marito, nel porgerle le condoglianze, mi aveva chiesto se avessi potuto esserle vicino a Milano in quelle ore così difficili per lei.

Dopo il funerale - ha aggiunto - ci siamo di nuovo sentiti e abbiamo deciso di comune accordo che sarebbe venuta nella casa di cura per effettuare un check up generale. Posso dire che le voci su una possibile, nuova patologia tumorale, sono del tutto infondate».

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