Politica

Pisanu: «Sull’antiterrorismo io non mollo»

Follini: facciamo in fretta. Calderoli: cancelliamo Schengen

Francesca Angeli

da Roma

Il pacchetto sicurezza sarà varato prima della pausa estiva, probabilmente entro la prossima settimana, forse venerdì quando si terrà il Consiglio dei ministri. A garantire tempi stretti per il via libera alle misure antiterrorismo decise dal governo è Silvio Berlusconi, «convinto che non ci siano molte cose in più da fare» anche perché, «per essere chiari quando c’è una follia omicida dall’altra parte che punta a farsi esplodere contro cittadini inermi, i bersagli sono infiniti». Il livello di guardia già posto in essere comunque è molto alto: «C’è già un’attenzione forte su questo tema», assicura il premier.
Ma quali saranno queste misure? Quelle che fanno parte del cosiddetto pacchetto Pisanu? O quelle richieste a gran voce dalla Lega che vorrebbe un giro di vite più drastico, che comprende la sospensione di Schengen e il ripristino dei controlli ai confini? È ancora una volta il premier a garantire che la decisione di prendere tempo non è conseguente a contrasti all’interno della maggioranza ma alla necessità di definire meglio la strategia.
«Ci sono due realtà, quella che io vivo e quella che leggo sui giornali - dice Berlusconi -. Certe volte mi sembra davvero di vivere un altro film». A tagliare corto sulle polemiche è invece lo stesso Pisanu. «C’è una linea antiterrorismo largamente condivisa dal Parlamento - spiega il ministro -. E da questa linea non mi sposto neppure di un millimetro». Pisanu incassa anche il pieno sostegno del leader dell’Udc Marco Follini, che invita il governo a non indugiare. «L’adozione da parte del nostro Paese di misure antiterrorismo rappresenta un dovere e anche un’urgenza - dice Follini -. Le proposte del ministro Pisanu e le convergenze parlamentari su queste tracciano una strada che va seguita al più presto. Non possiamo concedere alla follia del terrorismo né tempi dilazionati né misure prese sotto il segno del panico». E in effetti anche i toni della Lega appaiono molto più concilianti. Il primo a sbilanciarsi è il ministro del Welfare Roberto Maroni, che nega contrasti sul pacchetto sicurezza. «Abbiamo semplicemente discusso, dopo aver ascoltato l’intervento di Pisanu, apprezzato e condiviso le misure che immediatamente il ministro dell’Interno ha attuato - dice Maroni -. È stato un ottimo lavoro e lo abbiamo riconosciuto, nessun contrasto ma l’impegno a definire nei prossimi giorni le misure da adottare».
Più preoccupati e più duri i toni del ministro per le Riforme Roberto Calderoli che ritiene molto «alta la probabilità di un attacco contro l’Italia». Occorre fare presto per Calderoli, che nega anche lui lo slittamento dell’approvazione perché, spiega «non era neppure all’ordine del giorno un pacchetto terrorismo». È intenzione della Lega comunque proporre «la valutazione della sospensione di Schengen, che può servire sia come prevenzione nei riguardi del terrorismo, sia come misura di contrasto all’immigrazione clandestina».

Intanto il ministro dei Beni Culturali Rocco Buttiglione afferma che «entro settembre potrebbero essere varate nuove misure antiterrorismo per la sicurezza delle principali opere d’arte in Italia e per i milioni di turisti che le visitano».

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