"Oggi alle 18,00 a Palazzo Marino divento milanese". Con un tweet Roberto Saviano ha annunciato quello che alcuni milanesi sanno già: lo scrittore oggi pomeriggio riceverà la cittadinanza onoraria dal sindaco Giulano Pisapia.
Una decisione che ha sollevato un vespaio di polemiche, soprattutto nel Pdl. Il capogruppo a Palazzo Marino Carlo Masseroli così non sarà questa sera in sala Alessi per la cerimonia: "Rispetto Saviano, ma una cittadinanza onoraria è il riconoscimento di un contributo onorario alla città. Qual è questo contributo lasciato a Milano per cui Saviano è premiato da Milano? Fuori da narrazioni ideologiche non ne vedo". Di tutt'altro parere il consigliere Pdl Giulio Gallera, che ha addirittura annullato impegni già presi: "È un grave errore, bisogna esserci. La cittadinanza è un segno di riconoscimento del fatto che Saviano è un uomo che ha messo in pericolo la propria vita per denunciare un sistema e rendere noto al grande pubblicole dimensioni di diffusione della ’ndrangheta. Ha ecceduto con alcune posizioni politiche e questo non aiuta al riconoscimento del suo impegnopositivo, ma questo non può inficiare quello che Saviano rappresenta".
Anche la Lega Nord si è rifiutata di partecipare alla cerimonia, a partire dal presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni, invitato all’evento. E questo nonostante il capogruppo Matteo Salvini, impegnato a Strasburgo, abbia detto che sul riconoscimento "non ho un atteggiamento così radicale di rifiuto", anche se "preferisco l’antimafia dei fatti, quella di Maroni". Poi ha aggiunto "Chiunque combatta contro la mafia é benvenuto a Milano".
Caustico Roberto Saviano, che ha commentato: "Quando si va a difendere Nicola Cosentino è molto difficile essere qui stasera. È un gesto coerente".
Per lo scrittore, la cittadinanza onoraria "non è solo un gesto di solidarietà formale ma di empatia civile del Paese. È come - ha detto - se la cittadinanza fosse una declinazione dell’Unità del Paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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