Nulla di scientifico, ma un primo campanello dallarme. La popolarità del neo sindaco Giuliano Pisapia potrebbe essere già in calo. E la luna di mille con i milanesi al tramonto. Uno su due, secondo un sondaggio del sito Affaitaliani.it senza campione rappresentativo, ma a cui hanno risposto in 5mila, considera «scarso» il primo trimestre a Palazzo Marino. Poco più del 52 per cento quelli che considerano «ottimo» o «buono» il suo lavoro. Un bicchiere mezzo pieno di contenti, ma anche altrettanto mezzo pieno di chi non ha mandato giù i primi interventi della nuova giunta. A cominciare dallaumento delle tasse con lintroduzione, e per Milano è la prima volta, dellaliquota Irpef. E poi il biglietto dellAtm portato a 1,50 euro dal primo settembre, lannuncio del rincaro della Tarsu, la tassa per le immondizie e degli asili nido. Poi larrivo della tassa di soggiorno per i turisti. E sembra essere solo linizio. Uno scontento che contagia la stessa maggioranza di centrosinistra.
Con il partito degli expo-scettici in crescita, le ruggini con il Pd, i lamenti per lassunzione con stipendi doro dei compagni di partito, la sinistra più radicale che si oppone a privatizzazioni e dismissioni del patrimonio pubblico, i radicali contro i privilegi della casta, i malumori per lingresso del democristiano Bruno Tabacci in giunta. A voler giocare con i numeri, si potrebbe dire che Pisapia ha già perso il 2,6 di quel 55,1 per cento con cui solo il 30 maggio sconfisse Letizia Moratti al ballottaggio.Pisapia non piace più Dopo tre mesi bocciato da un milanese su due
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