Cronache

Piscina, yoga e biblioteca

(...) È questo lo spirito del progetto pilota di Codeglia, progettato su incarico del Comune di Riccò dall'architetto spezzino Francesco Moscatelli. «Nessuna alterazione - spiega Fabbri - vogliamo dare ai turisti soprattutto stranieri la gioia di sentirsi italiani almeno durante le vacanze. Loro adorano il nostro italian style: natura, quiete, cibo buono. Noi siamo schiavi dell'auto, intendiamo la vacanza al mare solo se si può arrivare seduti in spiaggia. Loro no. Nelle metropoli ci vivono, e le odiano. Ben venga una mezz'ora di viaggio fino al mare, se è quello delle Cinque Terre: a patto di dormire nel verde della natura».
A Codeglia, nelle vecchie case, nasceranno camerette, appartamentini e suite, una sessantina in tutto: una locanda costituirà il corpo centrale con la reception, più un ristorantino da 55 coperti, con 30 posti esterni se fa bel tempo. È questo, appunto, il concetto di albergo orizzontale, che vedrà protagonisti gli ultimi residenti e i proprietari delle case nella gestione, attraverso la cooperativa borgo di Codeglia, appena costituita apposta per lo scopo.
Il cantiere, spiega Fabbri, aprirà entro ottobre. I lavori finiranno entro il 2008. «La massiccia emigrazione ha preservato quasi intatte, o scalfite solo dal tempo, le abitazioni originarie, ricche di elementi medioevali - spiega il geometra romagnolo - al servizio di reception avremo operatori che conoscano bene tedesco, inglese e francese. Organizzeremo gite. È sull'entroterra che deve puntare la Liguria, che per troppi anni ha sfruttato solo la sua costa, arrivando alla saturazione di oggi».
E in questo senso, Fabbri si appella al neo presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando: «So che punta sull'entroterra. Ho avuto modo di monitorare questa terra, girandola di persona. Abbiamo decine di borgo fantasma, come Codeglia. Ne ho visto nel genovese. Per operare bene, servono strumenti normativi di supporto. La nostra è una scommessa, visto che investiamo di tasca nostra quel 35% che non è coperto dai finanziamenti europei. Dovremo arrivare ad un investimento di 3,8 milioni di euro. Il mio sogno è esportare subito su Genova e sul resto della regione questo modello».
Alle professionalità interne, che proporranno corsi di cucina e yoga, danza e lingua italiana, musica e acquaticità, e fotografia, si andranno ad aggiungere gli scambi con realtà del genere già esistenti in Italia, come «Il convento» di Casola Lunigiana, in terra toscana, e all'estero, la Sommerakademie Hohenschau di Ashau, in Germania.

Il tutto nell'obiettivo di riempire le camere di stranieri anche nei periodi infrasettimanali e di bassa stagione.

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