Non poteva che essere la terra di Viareggio ad ospitare una mostra sulla maschera, come quella aperta fino al 31 agosto alla Versiliana di Marina di Pietrasanta (catalogo maschietto&editore). Un tema antico, da sempre amato dagli artisti che, sotto la maschera, nascondono significati iconografici delle loro opere o raccontano vicende autobiografiche. «La Maschera e lartista» si intitola la rassegna che presenta un centinaio di dipinti e sculture della prima metà del XX secolo, da Severini a Carena, da Pirandello a Wildt, da Conti a Mafai.
Arlecchini, Pulcinella, Pierrot, clowns e saltimbanchi, riflettono gli stati danimo dei loro autori, come se lartista del Novecento si identificasse in quelle figure. Così sembra dire il Pierrot lisant di Severini, del 1924 che, rivestito del suo candido costume e con la maschera nera sul volto, si autoindica con una mano, mentre con laltra tiene aperto un foglietto con scritte alcune frasi. Sotto la maschera cè lui, lintellettuale non sempre compreso dalla cultura ufficiale, spesso un pagliaccio deriso, come scriveva Georges Rouault in una lettera del giugno 1952 a Edouard Schuré.
Achille Funi, in una suggestiva tela del 1949, si identifica in un Arlecchino pittore che, seduto su uno sgabello, ritrae nellatelier una figura drappeggiata nellatto di offrire un frutto ad una statua classica vista di schiena: è lomaggio dellartista alla pittura e alla classicità, questultima rievocata anche da un frammento di statua adagiato per terra accanto ad un mandolino.
Circhi di periferia ed esibizioni di acrobati trasmettono spesso una profonda malinconia di fronte alla vita, essa stessa un grande circo «in cui tutti siamo dei saltimbanchi, tutti abbiamo un doppio volto». Così sembrano dire quei due tristi e coraggiosi Acrobati di Baccio Maria Baccio, le Maschere di Gabriele Mucchi, Lequilibrista di Severini o il Circo equestre di Oscar Saccorotti. A rivelare sentimenti e sensazioni dellartista sono anche le donne fatali dei circhi, ballerine e chanteuse, cavallerizze e seduttrici. Ecco Primo Conti che, sotto le vesti di Arlecchino, rapisce una bella fanciulla nuda, mentre Costetti, camuffato da Pierrot, spia una donna nuda alla Velázquez. La donna di Birolli, grandi cosce e grandi seni, nasconde il volto dietro la maschera prima dellamplesso e la Ballerina di Capogrossi, vestita di stracci, si prepara, celando anche lei il volto.
mtazartes@tiscali.it
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.