Per poter parlare della sua fine ha dovuto attendere che tutti gli altri avessero parlato dei loro inizi. Buzzanca della sua «ri-verginità» professionale, Peppino Di Capri delle sue nuove colonne sonore, Simona Izzo del suo primo giorno damore dopo i ventiquattro anni trascorsi accanto a Ricky Tognazzi e ai suoi tramezzini damore, Lucia Bosè di un inatteso ruolo nella fiction Capri dove la vedremo con i capelli arancioni anziché blu, Moccia del film tratto dal suo ultimo libro, Scusa ma ti voglio sposare. Che effetto vedere Irene Pivetti, novella ex signora Brambilla, in una puntata di Porta a porta su San Valentino.
Tra i sondaggi di Mannheimer su quanto sia diffuso lamore eterno e in che percentuale, tra i sessuologi che parlavano di Viagra revolution, tra i servizi su come ci si dice «ti amo» via sms, su quelli che spiegano che doni si scambino gli innamorati: le signore prediligono interventi di chirurgia estetica. Non fiori ma opere di bene. Un seno nuovo, un naso più piccolo, una chiappa il 14 febbraio e laltra lanno prossimo, in attesa che la crisi (economica) passi. E lei lì. Ad aspettare pazientemente il suo turno per poter dire che «anche quando lamore è infelice ci sono tanti modi per viverlo». Si è ripivettizzata la nostrana Madonna. Ha smesso di fare piroette su se stessa, di licenziare tailleur per pantaloni di pelle nera, di rottamare ballerine per decolleté con la doppia suola. Pare di nuovo quella della Camera, ora che è rimasta sola in camera. Un vestitino che il giorno dopo non sapremmo più descrivere, pochissimo trucco, i capelli tentati dal loro colore naturale. Lultima metamorfosi di Irene che è tornata quella di quando ha incontrato Brambilla. Il toy marito che non ha mai avvertito la differenza degli anni (ne ha dieci di meno) ma che allimprovviso ha voluto prendersi una boccata di libertà. Alla fine è stato Brambilla, quello che ha il cognome che si usa quando se ne vuole indicare uno generico, a lasciare la Pivetti. Ex presidente della Camera, ex catwoman, ex conduttrice tv. Rob de mat direbbe Bossi.
Lei che martedì sera, da Vespa, dignitosa e granitica giurava di avere la costanza dellabitudine adatta a far funzionare un matrimonio.
La Pivetti post-Brambilla è tornata se stessa
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