Il minidirettorio non dovrebbe esistere. Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, approfitta della crisi in Campidoglio, per attaccare nuovamente i vertici del Movimento Cinquestelle.
"Sono persone che non hanno mai amministrato nulla e l'impressione è che siano lì per controllare e ammonire”, dice Pizzarotti al quotidiano la Repubblica riferendosi, appunto, al minidirettorio romano che avrebbe aiutare il sindaco di Roma Virginia Raggi, ma in realtà le ha solo imposto dei nomi di persone di cui lei non si fidava. “Quando vivi i tuoi collaboratori come un corpo estraneo – dice - è normale che tu poi ci discuta e che vadano via. Il problema è quello che dico da tempo: bisognava costruire una classe dirigente, ma non abbiamo voluto farlo".
Per Pizzarotti, all’interno del Movimento Cinquestelle, si nega l’esistenza delle correnti e si proibisce il dissenso quando, in realtà “sono stati inventati tanti nomi: i talebani, gli ortodossi, i pragmatici”. “Perché dobbiamo negare che esistono delle differenze – aveva scritto ieri il sindaco di Parma su Facebook - su come va portato avanti il Movimento? Perché non incontrarci e decidere quali idee far prevalere, che mediazioni trovare?".
"Sono due anni - aggiunge - che chiedo di fare rete tra i sindaci per superare crisi politiche e amministrative e mettere in campo buone pratiche di amministrazione, semplicemente 'sfruttando' l'esperienza di chi fa il sindaco già da qualche anno.
La risposta è stata una scandalosa e arbitraria sospensione nei miei confronti, che non poggia su nessun regolamento interno, e che dura da oltre 100 giorni. Piaccia o no, lo accettiate o no, questa è la verità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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