Planes propone Debussy nei suoi «luoghi» romani

In quattro concerti - da domani 15 a giovedì 19, tutti i giorni, tranne martedì 17 - il noto pianista Alain Planès, che ha una gloriosa carriera anche discografica alle spalle, esegue tutta l’opera pianistica di Debussy, in rigoroso ordine cronologico,dalla prima (Danse bohémienne, del 1880) all’ultima: Les soirs illuminés par l’ardeur de Charbon (1917). Segnaliamo solo alcuni fra i brani più conosciuti dei quattro concerti. Nel concerto di domenica, fra gli altri brani, Suite bergamasque e Pour le piano; lunedì: Children’s Corner e i due libri di Images; mercoledì 18, i due libri di Préludes; e, in quello conclusivo di giovedì 19, gli Etudes. Domani pomeriggio (ore 18.30), in occasione del primo concerto, Denis Herlin, musicologo e studioso di Debussy, introdurrà l’intera rassegna. Planès non utilizzerà il vecchio pianoforte Pleyel , restaurato alcuni anni fa, ed unanimemente conosciuto come il pianoforte «di Debussy», in dotazione a Villa Medici, bensì uno strumento moderno. Secondo Debussy, per il cui ritorno a Roma della sua musica, l’Accademia di Francia ha deciso di fare le cose in grande, Villa Medici, dove risiedette dal 1885 all’87, era l’«orrenda villa», dove la vita è lugubre. Di Roma, la città nella quale "avrebbe finito col distruggersi", non gli piaceva neanche il clima.

Tanto astio nei confronti di Roma e Villa Medici si spiega solo con la lontananza da Blanche-Marie. Ora, nell'odiata Villa Medici, Debussy vi torna con tutti gli onori. I concerti iniziano sempre alle ore 20.30. Info: 06. 67611

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