Al plasma o Lcd: ecco gli schermi dei nuovi televisori

Prezzi ormai abbordabili anche per modelli da 26 e 32 pollici

Massimo Carboni

da Milano

I grandi televisori ultrapiatti, complice anche un sostanziale calo dei prezzi, potrebbero davvero diventare uno dei regali più ambiti dell’ormai imminente Natale. La scelta davvero non manca, semmai, forse, non c’è ancora molta chiarezza sulle differenze sostanziali che caratterizzano i televisori al plasma rispetto a quelli Lcd, le due categorie che ormai stanno mandando definitivamente in pensione i vecchi Tv con schermo Crt (a tubo catodico). Si tratta di differenze non da poco, che è bene conoscere prima di lanciarsi in un acquisto tanto impegnativo. La tecnologia al plasma si basa su un presupposto semplicissimo. Dietro ad ogni pixel dello schermo è presente una lampadina fluorescente o scintillatore in grado di riprodurre i tre colori primari: rosso, blu e verde e di combinarli proiettandoli direttamente. Il fatto di non aver bisogno di retroilluminazione perché, di fatto, ogni pixel è retroilluminato, ha consentito, da sempre, di produrre Tv al plasma ultra piatte con una grande diagonale. Questo sistema di illuminazione dello schermo ha come vantaggio sostanziale quello di ottenere una profondità e fedeltà di colori maggiore di qualsiasi Tv Lcd in commercio. Non a caso uno dei luoghi comuni più diffusi vuole che i televisori al plasma siano generalmente superiori a quelli con schermo Lcd e pure più costosi. Un altro vantaggio è rappresentato dall’angolo di visuale, nettamente maggiore nei televisori al plasma. Tra gli svantaggi occorre considerare che uno schermo al plasma consuma una quantità di corrente quasi doppia rispetto ad uno schermo Lcd di uguale diagonale. La tecnologia Lcd, invece, è sostanzialmente differente. Un pixel dello schermo Lcd non emette alcuna luce. È costituito da tre sotto pixel che rappresentano i colori primari e che vengono illuminati da una luce esterna. Per questo si parla di schermi retroilluminati. Lo svantaggio più grosso era, fino a poco tempo fa, la limitazione dell’ampiezza di diagonale, ovvero per avere televisori con schermi più grandi era necessario avere una maggiore retroilluminazione e, quindi, una sempre maggiore profondità della televisione. Ora, con i televisori Lcd di nuova generazione, questa limitazione sta scemando. Oltretutto la tecnologia Lcd per i costi più contenuti di produzione e quindi di vendita è destinata a mandare in pensione nel medio periodo la tecnologia al plasma. Fin qui la teoria, venendo alla pratica non mancano le novità tra cui scegliere. Lg, azienda di spicco nel settore dei Tv ultrapiatti, ha recentemente lanciato una tv Lcd da 55 pollici, il 55LP1. Il nuovo display è stato riconosciuto dagli specialisti per il design e la qualità e ha ricevuto numerosi premi, tra cui il «CeBIT innovations award». Inoltre Lg propone la serie LX2 il televisore Lcd dalla qualità premium. Infine, tra i display Lcd più di rilievo, il modello 26LZ5RV è una tv con Dvd player integrato che aggiunge una novità sfiziosa alla linea fornendo un prodotto di dimensioni medie ma compatto e multifunzioni. Il prezzo è di circa 1.170 euro. Sharp, da parte sua, sta decisamente puntando sulla Tv ad alta definizione, una tecnologia per il momento poco diffusa e poco e per nulla supportata dai prodotti in commercio, che, invece, dovrebbe rappresentare lo standard del futuro.
Proprio in questa direzione ha recentemente presentato LC-65GD1E, Lcd Tv ad alta definizione più grande del mondo, con risoluzione 1.920 x 1080 pixel, in grado di offrire con la massima precisione possibile contenuti digitali in formato Hi-Vision (alta definizione), con la stessa, identica qualità con cui viene trasmesso dalle emittenti. Non proprio alla portata di tutti il prezzo: 19mila euro. Più accessibili gli schermi della serie P50, PALoptimal, ovvero ottimizzati per la riproduzione delle 625 linee del segnale televisivo europeo (il PAL). Costi a partire da poco più di mille euro. Toshiba ha presentato recentemente ben 11 nuovi modelli, tra questi si segnalano in particolare quelli della nuova famiglia WL58P destinati al mercato consumer. Prezzi da 1.999 euro a 3.499 per il modello di punta da 42 pollici. In questo panorama non poteva mancare Samsung che ha presentato i più grandi televisori esistenti sul mercato: il pannello al plasma da 102 pollici e il Tv Lcd da 82. Per i più esigenti, inoltre, è presente un ingresso digitale audio e video Hdmi (High Definition Multimedia Interface) che permette di ricevere il segnale da lettori Dvd e console per videogame trasformando la tv in un enorme display per pc. Il prezzo di simili prodotti è però davvero elevato. Più abbordabile il Samsung Ps 63P3Hx, plasma da 63 pollici: costa 16.

433 euro.

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