I pensionati genovesi non riescono ad arrivare alla fine del mese, ma gli extracomunitari over 65 che si sono ricongiunti con i parenti che vivono in Italia potrebbero passarsela meglio. La denuncia fatta nei giorni scorsi dal «Giornale» ha suscitato molte reazioni e molte sono state le telefonate arrivate in redazione. Gianni Plinio, capogruppo regionale An, non è rimasto con le mani in mano. E ha scritto alla Direzione dell'Inps di Genova chiedendo di poter conoscere quanti assegni sociali vengano corrisposti a stranieri ultra 65enni venuti in Italia per ricongiungimento familiare con extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno ovvero con neo-comunitari che lavorano da tre mesi nel nostro Paese.
«Sarebbe interessante conoscere quanti stranieri usufruiscano a Genova ed in Liguria di questa provvidenza ed anche se vengano messi in atto dei periodici controlli, attraverso le anagrafi comunali, al fine di verificare se i beneficiari risiedano effettivamente sul territorio italiano - ha detto Plinio. È, in ogni modo, scandaloso che, grazie ad un decreto del Governo Prodi, stranieri over 65 possano intascare assegni fino a 580 euro mensili più la tredicesima anche senza aver mai lavorato un solo giorno in Italia. Non è consentibile che, in un Paese come il nostro in cui a milioni si contano gli italiani con pensioni da fame, l'assegno sociale debba essere corrisposto anche ad anziani stranieri che non hanno mai né lavorato né versato alcun contributo in Italia. Sono certo che un prossimo Governo di centrodestra porrà rimedio a questa situazione che rischia di far collassare l'Inps a fronte di un prevedibile elevato incremento di domande di assegno sociale da parte di neo comunitari come romeni e bulgari.
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