Un centro per lidentificazione e lespulsione dei clandestini anche in Liguria. Lo chiedono a gran voce i consiglieri regionali del Popolo della Libertà Matteo Rosso e Gianni Plinio dopo lapprovazione definitiva del disegno di legge sulla sicurezza che prevede il reato di immigrazione clandestina. Il sollecito da parte dei rappresentanti del centrodestra arriva direttamente sulle scrivanie del presidente della Regione Claudio Burlando, della Provincia di Genova Alessandro Repetto e del sindaco del capoluogo ligure Marta Vincenzi. «Finalmente cè un Governo che combatte, nei fatti, limmigrazione clandestina e la criminalità organizzata - commentano il provvedimento nazionale Plinio e Rosso -. Solo limmarcescibile don Gallo e qualche incallito ultracomunista possono contestare dei provvedimenti che corrispondono alle aspettative di sicurezza della stragrande maggioranza dei nostri concittadini».
Il richiamo da parte dei due esponenti dellopposizione in consiglio regionale è chiaro: «Dal momento che la clandestinità è diventata reato ed il Ministero dellInterno prevede un raddoppio delle espulsioni rispetto alle 25mila del 2008, chiediamo al Presidente della Regione, della Provincia di Genova ed al Sindaco di Genova di sollecitare listituzione, anche in Liguria che ne è tuttora sprovvista, del Centro previsto dalla legge per identificare ed espellere i clandestini dal territorio ligure. A questo proposito presenteremo un ordine del giorno in Consiglio Regionale per chiedere un impegno pronto e diretto del Presidente Burlando».
Intanto, sulla questione relativa alla denuncia dei clandestini da parte dei medici ieri è intervenuto lassessore alla Salute Claudio Montaldo: «Non si può affidare ai medici la politica dei controlli che sono contrari allo spirito umano, a loro spetta il compito di curare secondo gli obblighi deontologici».
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