Via Plinio, parcheggiare è un’odissea

Sono un medico di famiglia con studio in via Deffenù (sosta a pagamento, sottoambito 3) e abito a 100 metri in linea d’aria nella «disgraziatissima enclave» degli ultimi 70 metri di via Plinio (da piazza Carlo Erba a largo Rio de Janeiro) che gli esperti del Comune hanno ritenuto lasciare a parcheggio libero: di conseguenza mi viene rifiutato il Pass per i residenti.
In piazza Carlo Erba hanno sede gli uffici di un’importante compagnia di assicurazioni che occupano più di un intero isolato nel sottoambito 3 a pagamento e conta - come minimo - 1000 dipendenti, la maggior parte dei quali viene al lavoro in macchina. Dipendenti - ai quali non do nessuna colpa - che tra le 8 e le 9 del mattino si aggirano negli unici 70 metri di parcheggi liberi nella speranza di trovare un buco lasciato libero dai residenti. Parcheggio che, una volta occupato, resterà occupato ad oltranza fino alle 17 e oltre. Questo significa che io, residente in via Plinio 72, se sposto l’auto per effettuare visite domiciliari, non riuscirò più a rientrare né in ambulatorio né tantomeno a casa con l’auto a meno di parcheggiare ad almeno 2 chilometri di distanza oppure, non avendo diritto al pass, rischiare la multa sulle strisce gialle o ad assoggettarmi a pagare la sosta sulle strisce blu.
In poche parole: chi viene da fuori Milano parcheggia gratis sotto casa mia per tutto il giorno, io invece devo pagare per rientrare a casa o invece devo pagare per rientrare a casa o in studio.

Il risultato di questa tragicomica disposizione comunale alla fine è: le strisce blu a pagamento sono quasi totalmente vuote; le strisce gialle per residenti sono occupate solo al 50 per cento; i parcheggi liberi e quelli in divieto di sosta sui parcheggi e nei giardini sono presi d’assedio.
Dato che le continue lamentele esternate all’assemblea di zona, ai vigili e all’ufficio Pass non hanno portato a nessun ripensamento di tale ottusa disposizione a chi sarò costretto a rivolgermi?

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