da Milano
Nuova Europa batte Vecchia Europa nella creazione di posti di lavoro, almeno per quanto riguarda piccole e medie imprese. A rivelarlo è Europes 500 la classifica delle piccole e medie aziende a più alto tasso di crescita nel Vecchio continente, realizzata da Entrepreneurs for growth, associazione indipendente che mira a promuovere limprenditorialità nella Ue, con il patrocinio di Kpmg e Microsoft.
La ricerca rivela che le imprese appartenenti ai nuovi Stati membri della Ue, spinte soprattutto dai processi di delocalizzazione e outsourcing, si sono mosse con una marcia in più rispetto al resto della Ue. Sono state infatti 46 le imprese entrate in classifica (contro una sola presenza nella precedente edizione), con tassi di crescita occupazionale, per le aziende dellEuropa centrale e orientale, attorno al 20% più sviluppati rispetto a quelli degli altri Paesi europei.
LItalia - quarta dietro Germania (109 presenze), Regno Unito (72) e Francia (55) - piazza 44 aziende in graduatoria ma solo sette nei primi cento e nessuna nella top ten. Per incontrare la prima classificata occorre scalare fino alla ventottesima posizione, occupata dal gruppo Ferretti. Nel complesso le italiane in classifica, per il 60% appartenenti al settore dellinformation technology e al manifatturiero, hanno creato 12mila nuovi posti di lavoro nel triennio 2002-2005 con un fatturato di circa 4 miliardi di euro (una media di oltre 90 milioni per azienda) e un tasso di crescita annuo dei dipendenti che è pari al 13%.
Tra le prime cento della classifica si trovano Nuova Pansac (azienda veneta che opera nel settore chimico e figura alla posizione numero 29), Mariella Burani Fashion Group (abbigliamento, gradino numero 47), Ranger (automazione, al quarantottesimo posto), Cisalfa Sport (53, abbigliamento e articoli sportivi), Bennet (63, grande distribuzione) e Engineering (73, consulenza informatica).
Complessivamente le 500 aziende incluse in classifica hanno creato 150mila nuovi posti di lavoro tra il 2002-2005 con un tasso di crescita occupazionale annuo pari, in media al 16%, contro l1% registrato in alcuni Paesi Ue nei sei anni trascorsi dal lancio della strategia di Lisbona. Un dato che dimostra che le aziende di media dimensione sono sempre di più un «volano» per la creazione di nuova occupazione.
La classifica è stilata su base paneuropea (alledizione 2006 hanno partecipato aziende dei 25 Paesi Ue e degli Stati membri della European Free Trade Association) e include tutti i principali settori produttivi. Delle 500 aziende nella graduatoria quasi l80% ha meno di 1.000 dipendenti. Sul podio due francesi e una islandese: le due francesi sono Gameloft (prima, attiva nel settore manifatturiero) e Assystem (terza, informatica).
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