Mentre i milanesi pattinano sulla lastra di ghiaccio dei Navigli, sotto i pesci muoiono per asfissia. Per iniziativa del Consorzio di bonifica est Ticino Villoresi, il Naviglio Pavese, il Naviglio Grande e il Naviglio Bereguardo, dalla fine di gennaio a metà marzo, sono senzacqua o con un livello minimo di venti centimetri. Una coltre bassa che con queste temperature ghiaccia. Lavorano indefessamente i volontari della Lac (Lega abolizione caccia) lombarda per cercare di salvare la vita degli animali più silenziosi della terra, della cui morte in pochi saccorgono. Unica alternativa per superare questa fase demergenza è il ripristino dei livelli normali del riempimento nei corsi che, secondo il Consorzio, non è consentito a causa delle opere per il rifacimento delle sponde del Naviglio Grande.
Dal freddo polare non si salvano né pesci né uccelli, ma su questultimi limpegno della Lac è stato premiato con esito positivo. Il Comune ha prestato orecchio allappello della Lega fornendo 330 chili di mangimi e di semi di girasole ai volontari dellassociazione. In maggior pericolo sono le speci che durante la stagione calda si nutrono dinsetti. Con il freddo cambiano abitudine e diventano frugivore o alloccorrenza granivore. Sono pettirossi, merli, codirossi spazzacamini, cinciallegre, cinciarelle e storni. E quanto mai provvidenziale, quindi, limpegno della popolazione, affinché metta sui balconi il cibo, magari in sottovasi protetti da una cassetta di legno rovesciata. I volatili possono trovare una piccola mangiatoia. La Lac fornisce la ricetta di una tortina per uccelli.
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