«Pagare con la carta di credito è sicuro». A dirlo è il direttore generale di Visa Europe, Luigi Davide Steffanini. La ritrosia degli italiani verso il denaro di plastica, prosegue Steffanini, è dovuta «a ragioni culturali, siamo un popolo di risparmiatori che ha un rapporto con il contante molto forte. A questo si aggiunge il problema del sommerso, perché purtroppo in Italia sopravvive una marcata propensione di certi settori a non registrare le transazioni. Occorre però tenere presente che le carte di plastica si sono affacciate sul mercato italiano con 5 anni di ritardo rispetto a resto dEuropa».
Che cosa direbbe a chi non vuole la carta di credito perché non la ritiene sicura anche a causa del rischio delle clonazioni?
«Utilizzare la carta di pagamento, sia tradizionale di credito sia di debito sia prepagata, è più sicuro che pagare in contanti e facilita il controllo delle spese effettuate. Le carte sono inoltre uno strumento comodo, tracciato e utilizzabile anche allestero senza problemi di cambio. In Italia e in Europa le frodi con carte Visa sono oggi intorno allo 0,6 per mille del transato, sostanzialmente la metà di quanto avvenga con i contanti (pari all1 per mille). Senza considerare che è lo stesso utilizzo così diffuso dei contanti a rappresentare un problema: lItalia spende 10 miliardi di euro lanno solamente per la sua gestione, tra costi bancari, trasporto, usura e messa in sicurezza».
Però una carta può essere clonata o smarrita
«Il cliente che perde la propria carta con una semplice telefonata può bloccarla e non rischia più nulla, mentre chi smarrisce i soldi molto difficilmente li ritrova. E anche in caso di clonazione se il cliente dimostra che la transazione non è sua, ad esempio perché è avvenuta allestero o perché la firma non corrisponde, è rimborsato completamente».
Molti centri commerciali chiedono la carta di identità al momento del saldo...
«È unulteriore garanzia per accertare che chi sta effettuando il pagamento sia realmente il titolare della carta».
Quali sono i sistemi di sicurezza più diffusi?
«Abbiamo previsto sistemi di sicurezza sia sulla carta sia a livello di sistemi centrali. Quasi tutte le nostre carte in Europa sono dotate di microchip che, a differenza della banda magnetica, non è clonabile e riportano degli ologrammi allo scopo di rendere più difficile la falsificazione. Utilizziamo poi sistemi di controllo software delle transazioni, pensati per segnalare quelle potenzialmente fraudolente o anomale. A tutto questo si aggiunge il servizio di alert via sms che avverte il titolare sul cellulare di ogni transazione eseguita con la carta».
A chi consiglierebbe una carta di credito tradizionale e a chi una tessera prepagata?
«La carta di credito è lo strumento ideale per un consumatore evoluto che abbia un rapporto consapevole con le proprie finanze. Le soluzioni pre-pagate sono invece pensate per chi si avvicina per la prima volta al denaro di plastica. Sono poi una soluzione ottimale per le famiglie che mandano i figli minorenni in viaggio studio o in vacanza da soli perché consentono di evitare il pericolo di portare con sé molto contante».
Alcuni esercenti non accettano le carte perché ritengono le commissioni salate
«Le commissioni variano da negozio a negozio e sono applicate dalle banche. Comunque Visa Europe sta facendo in modo che il costo richiesto agli esercenti sia comparabile a quello che sarebbe necessario per gestire il contante».