La Polfer ha inviato un rapporto alla Procura della Repubblica di Genova a seguito di una serie di denunce presentate dagli utenti del trasporto ferroviario ligure dopo le innumerevoli soppressioni dei treni dei giorni scorsi per la protesta dei macchinisti contro il Vacma, il pedale di sicurezza di cui sono dotati i locomotori.
La Procura ora dovrà vagliare il consistente materiale inviato dalla Polfer che, dopo le denunce, aveva avviato un' indagine conoscitiva. Con quest' ultima si è inteso verificare la legittimità della protesta dei macchinisti contro il Vacma e compararlo con analoghi sistemi applicati e funzionanti in altri Paesi europei.
Quello che si sta cercando di capire è se i locomotori dotati del pedale di sicurezza Vacma dovevano essere o meno guidati in questi giorni e, quindi, quanto sia stato legittimo il rifiuto da parte dei macchinisti. Era stata l'Azienda sanitaria locale di Genova a giudicare il meccanismo dannoso per la salute dei lavoratori ed a intimare a Trenitalia un termine per eliminarlo dai locomotori. Sulla vicenda è in corso anche una battaglia giudiziaria tra Asl e Trenitalia davanti al Tar Liguria.
Intanto altri problemi vengono sollevati dai sindacati. I manovratori della Stazione Brignole hanno superato il tetto dello straordinario e devono smaltire le ferie, mancano capi treno e macchinisti e le carrozze più capienti vengono mandate da Genova a Roma e Milano. Sono questi, denuncia la Filta-Cgil, alcuni dei motivi del degrado del servizio ferroviario in Liguria.
Dopo l'ennesima crisi del trasporto ferroviario ligure, culminata tra martedì pomeriggio e ieri mattina con altre soppressioni di treni, spesso neppure annunciate dal servizio informazioni ai viaggiatori in attesa sulle banchine, il sindacato auspica un patto tra ferrovieri e pendolari, entrambi vittime di un sistema che non funziona.
La Cgil non ha dubbi sulle responsabilità «dei dirigenti nazionali di Trenitalia». «Sono dei buffoni - accusa in una nota la Filta-Cgil - che prendono per i fondelli i lavoratori, i pendolari delle ferrovie e le istituzioni locali».
«Anche nell' ultimo incontro di ieri fra parlamentari liguri, associazioni e pendolari con Trenitalia, hanno continuato a vendere assunzioni che non ci sono» denuncia ancora la Filta.
«I manovratori della Stazione Brignole non possono coprire i turni in quanto hanno superato il tetto dello straordinario previsto dalla Legge 66, devono smaltire le ferie accumulate durante l'anno e non c'è personale per sostituirli - accusa il sindacato -. Mancano circa 60 Capi treno, e il personale viene comandato in trasferta in altre Regioni; i macchinisti sono insufficienti; gli operai non possono fare manutenzione».
È molto grave, inoltre, sempre secondo il sindacato, la situazione del materiale rotabile. «Parlano di nuovo materiale rotabile quando, proprio in questi ultimi giorni, con l'orario invernale otto vetture a doppio piano corrispondenti a una disponibilità di posti pari a 1.200 sono state sostituite da otto medie distanze pari a 800 posti - afferma la Cgil -. Questo vuol dire una riduzione di 400 posti per gli utenti. Le carrozze di Genova sono finite, guarda caso, a Milano e Roma». Una delle conseguenze è che i «diretti per Milano anzichè composti con dieci carrozze ne avevano solo cinque».
In ambito ferroviario cè inoltre da registrare un ordine del giorno bipartisan che impegna il sindaco di Sanremo, Claudio Borea, a farsi carico di un incontro con i vertici di Trenitalia e il ministero dei Trasporti per risolvere al più presto le numerose problematiche che da anni ormai affliggono la stazione ferroviaria.
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