Enrica Suzzi
Non sarà spettacolare, ma è diventato tanto pratico questo Spezia, capace di aumentare i punti di vantaggio sulla sesta e consolidare, quindi, la propria posizione in chiave playoff. Uno Spezia che non concede nulla neppure alla Sambenedettese, conquista i tre punti, osserva i vari Pavia, Monza e Teramo annullarsi tra loro. Bene così. Mister Antonio Soda è soddisfatto e guarda avanti. «Ormai è tanto che lo diciamo. Il nostro campionato non è all'insegna della rincorsa del Genoa. Che i rossoblù facciano il loro campionato, noi pensiamo a noi stessi e quanto bene stiamo facendo». Tanto che, seppure non ammettendolo, lo stesso Soda spera quasi che domenica prossima il Genoa faccia un regalo ai bianconeri, battendo e mettendo così a distanza il Padova. Gli aquilotti, dal canto loro, a Cittadella saranno chiamati a confermarsi. Tre gare del girone di ritorno, sette punti. Questo il bottino da consolidare.
A proposito del match con la Samb del "Principe" Giuseppe Giannini e del suo vice Roberto Pruzzo, gara poco spettacolare, ma mai messa in discussione. Spezia che si "coccola" il suo bomber di scorta Matteo Pelatti, autore del gol decisivo, alla quinta rete stagionale nonostante il suo ruolo sia soprattutto la panchina. «Le squadre forti hanno bisogno di calciatori che accettino la panchina senza fare discussioni - dice Pelatti - e io sono uno di questi. Mi piace farmi trovare pronto quando vengo chiamato, senza problemi». Un'umiltà incredibile, che si sposa bene al carattere di una squadra fatta di combattenti di razza. Come Alberto Bianchi, al primo anno in C1 dopo anni trascorsi sui campio di Imperia, Vado e Sanremese.
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