Podestà, cartellino rosso: «Palmeri si dimetta» Ma il sindaco non ci sente

«Il sindaco cerca di mediare, di tenere la porta aperta». Ma? «A questo sarebbe più opportuno che Palmeri si dimettesse». Dopo che Fli a Palazzo Marino hanno votato per la prima volta con l’opposizione su un emendamento al bilancio e dal gruppo del Pdl è partita la richiesta di dimissioni al presidente finiano dell’aula, il coordinatore regionale presidente della Provincia Guido Podestà ribadisce la linea, «a questo punto sarebbe più opportuno che rimettesse l’incarico». Difficile anche continuare a parlare di accordi, «un conto era se i finiani rimanevano, come promesso, parte della maggioranza e coerenti al programma di Letizia, ma questo voto con la sinistra fa cadere le nostre certezze». E ieri Palmeri ha votato nuovamente in linea con l’opposizione.
Non nella Moratti, che continua a gettare acqua sul fuoco e a tenere le porte aperte ad un’alleanza allargata a Fli e Udc, almeno sotto la Madonnina. Si dice «non preoccupata» sul futuro dell’aula, dove oggi (salvo sorprese) si voterà l’assestamento al bilancio e da lunedì approderà la manovra 2011. «Sono sicura che Fli farà prevalere il bene della città, in questo caso sul bilancio preventivo» e il presidente «manterrà il ruolo super partes». Si è infuriata per le bordate anti-futuristi del vicesindaco e sulla richiesta di dimissioni da parte del vicecapogruppo del Pdl, uomo di La Russa.

Ed è il ministro che ha chiamato perchè invitasse i suoi ad abbassare i toni. Ieri il gruppo ha precisato: «La richiesta di dimissioni non è formale, rimangono pochi mesi e non faremo una battaglia su Palmeri». Che si distingue per ora dalla più battagliera Ciabò.

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