Podestà offre l’alleanza, l’Udc rimanda

Podestà offre l’alleanza, l’Udc rimanda

(...) che adesso, con Letizia Moratti. È vero che c’è stato un cambio di rotta a livello romano dopo la nascita del Pdl ma è importante ripartire da un percorso comune».
Podestà ha offerto all’Udc un apparentamento, di fatto rifiutato dall’Udc, che ha rinviato ogni decisione a lunedì mentre i termini per l’accordo elettorale scadono domani alle 17.30. Il candidato del Pdl commenta: «Penati non gli offre l’apparentamento e le cose che li dividono sono infinite. Un apparentamento sanerebbe le situazioni di questi mesi. Se non possono cogliere l’opportunità dell’apparentamento, che pure era in sintonia con l’alleanza esistente in Comune e Regione, vedremo se possono fare una dichiarazione di voto a nostro favore. Penso a una dichiarazione forte o a un documento di progetto comune». Conclude: «Noi abbiamo spalancato una porta, sta a loro dire se vogliono entrare».
Lunedì sarà un vertice romano con Casini e il segretario Lorenzo Cesa a dire l’ultima parola. La tendenza prevalente è però la libertà di voto, anche per mantenere le mani libere in vista delle elezioni regionali del 2010, dove tra le ipotesi allo studio c’è proprio un’alleanza tra Pd e Udc con un candidato di area cattolica. Nell’attesa di lunedì Casini ripete indicazioni non compromettenti: «Gli eventuali accordi si fanno su base regionale e provinciale: gli unici criteri su cui ci basiamo sono la moderazione e la condivisione di programmi seri che ci convincano. Il resto non ci interessa».
Al lungo incontro con Podestà hanno partecipato, oltre al candidato Enrico Marcora, il segretario regionale, Luigi Baruffi e il cittadino Luca Ruffino. Nei giorni scorsi Ruffino si era già schierato in favore di un appoggio da subito a Podestà: «Penati ha governato con l’estrema sinistra. Ci riteniamo assolutamente incompatibili». Più sulla linea romana Baruffi e il candidato, Marcora, che tra i segnali d’apertura ha chiesto di avere in giunta personalità come don Gino Rigoldi al Welfare e Salvatore Carrubba alla Cultura. Ma è chiaro che la partita si gioca su tutt’altri tavoli.


Resta aperta la questione degli assessori dell’Udc, Gianni Verga, responsabile della Casa in Comune, e Mario Scotti, che si occupa di Casa in Regione. Difficile immaginare che l’assetto possa sopravvivere a un mancato accordo forte in vista del ballottaggio.

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