Milano«Non abbiamo fatto alcun affare con Bruno Binasco ma solamente linteresse dei cittadini. Le procedure seguite sono state trasparenti e corrette. Essere accostati a un comportamento passato su cui cè unindagine in corso è inaccettabile». Così Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, replica a un articolo del Corriere della Sera nel quale si parla di un«intesa» «sugli affari della Provincia» tra di lui e il manager del gruppo Gavio, Bruno Binasco, indagato con Filippo Penati nellambito dellinchiesta su Sesto San Giovanni.
Larticolo riporta alcuni atti depositati nellinchiesta di Monza sul presunto giro di tangenti sulle ex aree Falck e Marelli e sul caso Milano-Serravalle e che vede come principale indagato Penati. Nel testo si riferiscono colloqui tra Podestà e Binasco, in cui Binasco suggerisce a Podestà di vendere le azioni Cisa della Provincia a Tem spa (società partecipata dalla Provincia).
Podestà si difende: «Io e Binasco ci siamo scambiati ipotesi e non pizzini. È di evidenza assoluta che il presidente della Provincia, dovendo decidere di una società compartecipata, debba dialogare con gli altri soci, incluso il gruppo Gavio di cui Bruno Binasco è rappresentante. Così si fa passare il messaggio che un politico vale un altro, che siamo tutti delinquenti, che se dialoghi fai mastrusci».
Podestà ha detto di temere «un danno generale enorme» perché si scoraggerebbero gli interventi privati negli importanti lavori infrastrutturali, circa 8 miliardi di euro, in cui è coinvolta larea del Milanese. Podestà ha poi ipotizzato lintervento di «poteri forti». E ha annunciato di aver dato mandato ai legali di avviare unazione civile contro il quotidiano. A sostenere liniziativa il presidente del consiglio provinciale, Bruno Dapei: «Ci sentiamo parte lesa e ci assoceremo a questa causa civile per danni, perché questi danni sono incalcolabili».
Nel novembre 2005 il consiglio provinciale aveva autorizzato la vendita di questo pacchetto azionario non strategico (pari al 6,23%). Nel settembre 2010 Salt, società del gruppo Gavio, aveva proposto di comprare quelle azioni a 2,60 euro.
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